Accade ormai di continuo che musicisti d’estrazione indipendente americani ed italiani collaborino, magari per un progetto parallelo ai propri impegni principali – pochi giorni fa vi raccontavo dei Bellini – e questo che ho tra le mani è un caso interessante: Tim Prudhomme (Fuck) e Geoff Soule (Fuck) vengono nel nostro paese, ad Ancona (per la verità non è la prima volta: gli ultimi due dischi dei Fuck – “Those are not my Bongos” (2003) e “Gold Bricks” (2001) – sono anch’essi prodotti dall’etichetta italiana Homesleep), e realizzano questo disco di soli 24 minuti dal titolo strepitoso, con Sean Newsham (Quickspace) e Matteo Agostinelli (Yuppie Flu) alla produzione.
Non è un esordio, il loro: nel 2002 misero in commercio un ep omonimo autoprodotto, e due anni dopo un altro ep dal titolo inequivocabile: “George W. Hitler” (Lamar Records, 2004; in copertina il faccione del presidente Bush con i baffetti di Adolf Hitler…!).
Trattasi di indie rock americanissimo realizzato in scioltezza, senza perderci un’infinità di tempo: tra Sebadoh, Dinosaur jr, Fugazi ed ovviamente Fuck; 10 tracce molto ispirate e senza alcun episodio riempitivo. Divertente e divertito, suona molto punk rock (‘Hey Sister’ in apertura ricorda la scatenata “Freak Scene” dei Dinosaur jr, anche nel cantato dilettantesco di Geoff), esaltato da verniciature soul (‘Bottom, Bump, Bottom’) , e con un basso robusto che guida tutti i pezzi.
Si distingue poi ‘Teenagers Wearin’ Blazers’, un punk pop maliziosetto – imbastito al pianoforte – sull’amore tra teenagers, che dice: “she said: do you want to dance? he said: I want much more”… “she said: I hope you’ll respect me, he said: how can I, if you let me… let you”!).
Niente innovazione, per carità, in un genere musicale che tra il 1985 (anno in cui si formano i Dinosaur jr) ed il 2000 (data di scioglimento dei Pavement) ha già detto cose indimenticabili; e tuttavia un lavoretto fresco ed autentico, molto superiore alle cose dei Fuck e agli ultimi Yuppie Flu.
Autore: Fausto Turi