The Preachers provengono da da Omegna (Vb) . Ancora una volta è l’indispensabile Massimo del Pozzo a far da ‘padrino’ : The Preachers escono per la sua Teen Sound records. The Preachers con Voodoo you love? incarnano e vivificano il lato più selvaggio e criptico del garage made in 2000 . Questo loro primo lavoro per la Teen Sound è già un piccolo capolavoro di maturità sonica e si dichiara subito, a partire da malefici brani di sapore decisamente B.F.T.G. quali “Ants room”, “Shake your bones”, “Hell-o”, figlio diretto del garage-revival degli anni ’80, i gloriosi Fuzztones innanzitutto, in virtù di un uso perverso e malato di organo/tastiere (Scaio) e Phantom Guitars (Bax ed Edy) . Ma non si pensi ad un pedissequo e sterile rifacimento di quel suono storico, perché The Preachers vi iniettano una dose letale di personale malvagità ed un impatto esecutivo devastante ed attualissimo. E poi possono contare su un lead-singer, Bela Filosi che riesce a filtrare mirabilmente le sue influenze producendo un ‘mood’ dark mirabile.
Quando pensi di averli inquadrati , dopo la palpitante cover di “The bag i’m in” (Fred Neil) e la perversa “Sex rules”, arriva un piccolo gioiello power-pop come “Child”, fiero di un refrain urgente ed emotivo, a testimoniare di un’ecletticità compositiva che ritroveremo, dopo l’ottima cover di “Little red book”, decisamente messa a fuoco in “Try to joke”, amara e strascicata pantomima esistenziale : anche qui un refrain che ti si inchioda subito nelle sinapsi ( The Preachers hanno davvero un talento particolare in merito !).
Voodoo you love? chiude alla grande con i sei minuti di The Preachers, sorta di manifesto estetico nonché stupefacente tour de force strumental-recitato, con chitarre e tastiere ‘effettate’ perse in bui corridoi serpentini ad intrecciarsi senza sosta e Bela che sfacciatamente rincorre pericolosi ed enfatici spettri Morrisoniani. L’espressionismo garage dei Preachers raggiunge qui i suoi massimi vertici straripando in un immaginario rock senza tempo.
Un debutto davvero straordinario per una band italiana dalla caratura internazionale .
Autore: Pasquale Boffoli