Stand-by momentaneo o scioglimento definitivo? Mah….allo stato attuale è assai arduo capire se dei 99 Posse bisogna parlare al passato oppure, prima o poi, torneranno a farsi vivi nella loro storica formazione. Nel frattempo, dopo Marco Messina e Meg, ricompaiono sulle scene discografiche anche altri due componenti dello storico gruppo napoletano: ‘O Zulù (per altro già complice, di recente, del progetto Al Mukawama) e JRM (sebbene questo disco dal vivo sia intestato solo al primo dei due). Ad ogni buon conto, dalla debacle della casa madre, il frontman dei 99 non ha perso lo spirito barricadero e la voglia di dire la sua sui mali che affliggono il mondo “globale”. Fa ancora un certo effetto ascoltare gli inni “localistici” di un tempo (“Napolì”, “Curre Curre Guagliò”, “Ramme ‘O Documento”), alternati a prese di posizione pro terzomondiste (“Assalaam Aleikum”, “We Don’t Need New Antifa Songs”, “Stop The Terror”). Dove non si spinge l’estro del diretto interessato, arrivano in soccorso una serie di riletture apocrife (“Nuntereggae Più”, “Ya Se Mira El Horizonte”, “El Pueblo Unido Global”) che vanno molto al di là del semplice concetto di cover ma che rientrano perfettamente in un simile contesto socio-musicale. Resteranno forse delusi coloro i quali si attendevano da un disco del genere nuovi percorsi musicali. Di solito i live album servono, nel migliore dei casi, a fare il punto della situazione sulla carriera di un artista. “In The Al Mukawama Experiment 3″ è semplicemente un’istantanea che certifica il fatto che ‘O Zulù” ha ancora intenzione di combattere per difendere i propri ideali. Chiedergli di più, forse, non avrebbe molto senso, almeno per adesso….
Autore: Luca M. Assante