Che Justin Moyer, aka Justin Destroyer, batterista degli El Guapo (che ora però si fanno chiamare “Super System”) non fosse proprio un tipo “tranquillo”, l’avevamo ipotizzato già da un po’: c’è bastato vederlo impegnato dietro ai tamburi ed osservarne lo sguardo inquieto da maniaco schizzato per sospettare che fosse appena fuggito da qualche ospedale psichiatrico, e che lo stessero aspettando fuori al locale con la camicia di forza…
Non sapevamo però che Justin, oltre a fare le facce da psicopatico sul palco con gli El Guapo…pardon, i Super System, avesse questo “vizietto” di tramutarsi di tanto in tanto in una (a dir poco orribile, diciamolo) drag queen, rubare il nome alla starlette Wharoliana per eccellenza (Edie Sedgwick, appunto), e andarsene in giro a fare concerti in cui si fa accompagnare solo da delle basi registrate su di un I-Pod (…).
Non contento/a, decide – complice la DeSoto – di renderci tutti partecipi del suo estro creativo, propinandoci questo dischetto, “Her love is real…”, fatto di quattordici canzoni che prendono anch’esse il nome da personaggi famosi (“Harrison Ford”, “Michael J.Fox”, “Lucy Liu” e così via…).
Justin/Edie, ora con fare aggressivo, ora con vocalizzi pseudo-lascivi, canta senza troppa ispirazione su dozzinali basi electro, che rimandano all’estetica di Peaches (e dei suoi cloni), all’ibrido dance-rock degli stessi Super System, e che talvolta vorrebbero rievocare i sinistri paesaggi sonori dei Suicide. Peccato che in sostanza il progetto sia davvero debole: il disco, pur divertente nei primi minuti, dopo un po’ si appiattisce miseramente, riciclando all’infinito cliché di terza mano. La noia a metà percorso la fa da padrona, ed arrivare alla fine comporta non pochi sforzi di pazienza…
Autore: Daniele Lama