Sull’onda di un inatteso ma lusinghiero interesse del pubblico per i Charalambides, oscuro – ma ormai non più – psych-space-folk duo texano, la Kranky rilancia con il terzo episodio del suo “programma” di ristampe di quella parte meno reperibile del catalogo – di band come da solisti – dei coniugi Tom e Christina Carter (da un po’ civilmente separati – Christina, fuori dalle scene, si sta facendo chiamare Madonia, il suo sicilianissimo cognome da signorina). Materiale datato, quindi (annate 1995-96, in buona parte), originariamente pubblicato, in sole 100 copie, su Wholly Other, etichetta privata del duo.
E’ tutto folk ciò che arpeggia? Probabilmente sì, mancando altre denominazioni specifiche per delle registrazioni domestiche, su apparecchiature tra le 4 e la mezza pista (evidente il “degrado” qualitativo nel passaggio tra ‘Dream Mother’ e la successiva ‘Alone, Not Alone’), di sola chitarra acustica (più un sommeso lamento vocale nella conclusiva ‘Major’) lasciata tiepidamente “droneggiare”. “Living Contact”, e con esso Christina, può essere visto come un’ideale componente folk nell’ambito dell’opus a firma Charalambides. Componente scarna, viste le premesse, e riconducibile, se vogliamo un paragone recente, a “Seafarers Music” di Will Oldham: spettrali sentieri chitarristici idonei ad assecondare paesaggi (interiori ed esteriori) di solitudine, secondo lo schema da “discesa nell’anima” che caratterizza queste, e altre, lunghe escursioni meditative. Provare per credere.
Autore: Bob Villani