Licenziato dalla losangelina Plug Research per il mercato statunitense e dalla ~scape per quello europeo, il progetto Headset fa capo alle figure di Allen Avanessian (proprio il fondatore della label californiana) e di mister Dntel Jimmy Tamborello (attivo anche nei Postal Service), qua e là coadiuvati in fase di produzione da nomi importanti della scuderia Plug Research quali Thomas Fehlmann (in “Sound of a suint”) e John Tejada (in “Dunno”).
I tentacoli digitali degli Headset si addentrano nell’universo hip-hop e la contaminazione tra i due mondi – quello dell’elettronica e quello dell’hip-hop – esalta la varietà lessicale del linguaggio elettronico attraverso oscuri labirinti ritmici e continue mutazioni genetiche: cunicoli dub che convogliano particelle infinitesimali all’interno di caverne scolpite da colpi techno, glitches febbricitanti (“Breath contrails”, dove l’apporto di Jimmy Tamborello/Dntel è più evidente che altrove), ambient jazzata e asfittica (“Outward sound”, con Daedalus al microfono).
E’ hip-hop futuristico, dal suono metallico, temprato dai computers e forgiato dalle rime di una pattuglia agguerrita di MCs: in “Then again” è di grande spessore l’apporto di Rocmon, nonGENETIC e Metalogic, le cui voci rimbalzano tra le maglie ritmiche come biglie in un bidone d’acciaio; notevolissimo pure il contributo dell’ex Antipop Consortium Beans nell’incedere marziano di “Jaw modulation” e certo non può passare inosservato il duetto tra Sach e la giapponese Lady Dragon in una “Grasping claw” che si candida fin da ora a diventare il tormentone hip-hop dell’anno 2025.
Autore: Guido Gambacorta