Sono tre i protagonisti di questa insolita creatura destinata a cambiar pelle di volta in volta a seconda di chi sia stato scelto come intestatario della sigla artistica: i nomi sono quelli di Moreno Veloso (figlio di Caetano) – voce, chitarra, tastiere – Domenico Lancellotti (figlio del compositore Ivor Lancellotti) – batteria e voce – e Kassin (già a fianco di Arto Lindsay, Bebel Gilberto e Caetano Veloso) – basso e parti elettroniche. E così dopo Moreno+2 (artefice nel 2001 di “Music typewriter”) e in attesa del futuro Kassin+2, è adesso il turno di Domenico+2, con il batterista chiamato a condurre le operazioni.
“Sincerely hot” è un disco ricco e affascinante, irresistibile nella sua imprevedibilità, sorta di calderone ritmico nel quale convivono felicemente tradizioni brasiliane (“Aeroporto 77”, “Tarde de chegada”) – anche contaminate da morbide variazioni elettroniche (“Telepata”) – vertigini punk-funk (“Alegria, va là” subito in apertura e anche in versione video), fremiti jazz (la deliziosa “Despedida”), spasmi new wave (“Você e eu”) e ispirazione soul (“Felizes, ficaremos na estrada”). Dovendo scegliere due brani su tutti, direi il funk-jazz gommoso di “Comigo” e l’inquadratura cinematografica realizzata dallo strumentale “Tema da zorra” (reinterpretazione di un brano di Waltel Branco).
Ospiti d’eccezione il padre spirituale Arto Lindsay (il quale cura pure la traduzione in inglese delle liriche portoghesi riportate nel libretto) e le cantanti Nina Miranda e Hiromi Konishi (tutta da gustare la sua interpretazione in “Comigo”); produzione affidata a Kassin e benedizione dall’alto di David Byrne, il quale ha voluto il trio brasiliano sulla sua personale etichetta Luaka Bop.
Autore: Guido Gambacorta