Quante copie di quest’ultima realizzazione dei Lali Puna comprerà Colin Greenwood dei Radiohead, che dell’album d’esordio nel 1999 “ Tricoder ” ne acquistò per se ed i suoi amici ben quattro copie determinandone la scoperta per il grande pubblico e la conseguente notorietà? Sono aperte le scommesse, e a quanto sentito dall’ascolto in anteprima, prevedo un notevole esborso per le sue tasche considerando la buona prova sostenuta dai quattro membri ufficiali della band tedesca, stabilitasi definitivamente intorno a Valerie Trebeljahr, portavoce e leader del gruppo assistita dalle partecipazioni di membri dei capiscuola Notwist, Tied and Tickled Trio ed altri membri di quella grande famiglia di artisti costituitasi intorno all’etichetta-madre Morr. Alla terza uscita i Lali Puna rimangono profondamente in carreggiata, evolvendo per una versione elettrificata, il dream-pop in cui si riconoscono dagli esordi sostenuto, in questa nuova uscita, dall’accresciuto livello di volume degli ampli quasi a conforderne l’ascolto, proposito sostenenuto da un songwriting ispirato dalla confusione creata con la cattiva informazione e dalle menzogne quotidianamente profuse dalle agenzie che ne controllano la diffusione, fino a” mescolare i libri” come recita il titolo dell’album. Per tutti quelli che hanno apprezzato le crepuscolari atmosfere pop e gli arrangiamenti orchestrali nei precedenti album non è ancora detto di smobilitare perche non resteranno delusi soprattutto quando il ritmo delle chitarre si sofferma lasciando spazio alle stucchevoli note prodotte dalla voce di Valerie ed alle geometrie digitali disegnate dalle macchine elettroniche, una traccia che i Lali Puna ancora una volta riescono a marcare a conferma della indubbia validità del progetto qui riproposto per altre forme, ma immutato nella sostanza e nella qualità.
Autore: g.ancora