Difficile dire chi, tra Constellation e Perishable (e Roadcone, và), faccia i migliori packaging cartonati, di quelli handmade, con quella tipica carta ruvida. Vere e proprie opere d’arte se tenete conto anche di quel tipico odore acre da laboratorio artigianale che la carta e i colori utilizzati sprigionano.
Vi è poi da sottolineare l’indice di interesse e di valore artistico raggiunto dal rosetr dell’etichetta canadese. Presentatasi al pubblico come quella che faceva uscire le versioni in vinile dei dischi dei Godspeed You! Black Emperor (i cui CD, com’è noto, escono su Kranky), annovera, e non da oggi, bella gente come Do Make Say Think, A Silver Mt. Zion, Fly Pan Am tra gli altri. E – ultimo arrivato – questo ragazzo di Toronto dall’italianissimo nome anagrafico (Sandro Perri) nonché dal buffo (veramente, non c’è limite…) moniker, che comunque, quanto a incuriosirmi e a farmelo scegliere tra le montagne dei promo, ha decisamente funzionato.
“Like Hearts Swelling” è forse il tipico disco che ci si può attendere di veder dare alle stampe dalla Constellation: dalla rampa di lancio di eterni e lancinanti drones chitarristici decolla una struggente ed evocativa colonna sonora che, in un continuo crescendo, traghetta il sound verso lidi dalla sagoma sottilmente epica. Brani come ‘Requiem for a Fox’ o ‘Farewell’ danno la sensazione di star assistendo, in forma quasi documentaria, al divenire, allo stesso esistere del nostro pianeta così come ci apparirebbe da essere vivente anzichè dimora di questi, laddove più “artificiale”, ossia senza particolari velleità cinematico-evocative, suona, ad esempio, un brano come ‘Sky Histoire’. “Colonna sonora dell’apocalisse” osò dire qualcuno a proposito dei GYBE, a cui, non a caso, il buon Perri può essere facilmente accostato. Con la differenza che, vuoi per la minor fama, vuoi per la minor esperienza, non dobbiamo sorbirci qualche vezzo di magniloquenza di troppo.
Autore: Bob Villani