Nonostante la meritata popolarità che ha avuto in questi ultimi anni, Nick Olivieri, bassista e voce dei Queen Of The Sone Age, ha ancora tante energie e, nei momenti liberi dal gruppo madre, si dedica al suo progetto parallelo i Mondo Generator. Senza Josh Homme (co-leader dei QOTSA), Olivieri è più libero di sprigionare tutta l’energia e l’istintività che nei QOTSA è mediata da Homme. I mondo
Generator, quindi, continuano sulla scia del precedente “Cocaine rodeo” con la furia punk e l’aggressività metal. Tuttavia, in “A drug problem that never existed” (titolo emblematico, quanto quello dell’esordio “Cocaina rodeo”) echeggiano i fantasmi dei Deep Purple nell’hard sguaiato “Do the heardlight”, scritta con il sodale Homme. L’iniziale “Meth, I hear you callin” è un grind da fare invidia agli Slayer, mentre l’hard dei QOTSA ritorna in “Here we come” e in quella “Detroit” dove si sente la mancanza della voce di Mark Lanegan. Ovviamente non possono mancare le sonorità stoner, come nella magmatica “Like you want”, dove ci sono spunti post-grunge, mentre le chitarre si infiammano sotto effetto di Lsd nell’impeto di “F.Y.I. I’m free”. Insomma un disco non per cardiopatici.
Autore: Vittorio Lannutti