di Duncan Jones, con Sam Rockwell, Kevin Spacey, Dominique McElligott
Un futuro nemmeno troppo remoto, in cui tutto il mondo si muove grazie al combustibile Elio3, è lo scenario dov’è ambientata la vita di Sam Bell.
Sam è un astronauta, l’unico dipendente della Lunar distaccato presso la base spaziale di Sarang, sul lato oscuro della Luna.
L’azienda per cui lavora Sam si occupa dell’estrazione dell’Elio 3 e lui ha avuto l’incarico triennale di sovrintendere alle operazioni relative al prezioso materiale. In questi anni, il suo unico compagno è stato Gerty, l’intelligenza artificiale che governa la base, perché il sistema di comunicazione satellitare aveva subito un guasto, permettendo a Sam di comunicare con la Terra solo tramite videomessaggi.Ma mancano soltanto due settimane alla fine dei tre anni e l’astronauta si vede già a casa, a ricongiungersi con la famiglia.
Un incidente lo porta però a scoprire l’allucinante realtà e a capire che non è così solo come credeva.
“Moon” è il primo lungometraggio di Duncan Jones, il fu Zowie Bowie (una volta diventato maggiorenne ha cambiato nome per ovvi motivi, che non ne abbia a male papà David), che rende omaggio al filone fantascientifico 70-80 (“2002, la seconda Odissea”, “Alien”) da lui tanto amato.Girato con un budget molto limitato, scelta mirata a conferire al film quell’alone di esistenzialismo che lo pervade, soprattutto perché è retto quasi interamente dal solo Sam Rockwell, qui probabilmente in una delle sue migliori performance.
Sam si muove in questi scenari di un bianco abbacinante, cui fa contorno una tecnologia dal sapore retrò, compresa l’intelligenza artificiale Gerty (che nella versione originale ha la voce di Kevin Spacey), in un soliloquio che si fa quasi snervante. Senz’altro non è un film semplice da capire, motivo per cui, probabilmente, non ha riscosso il successo che merita, anche perché più che da vedere è da affrontare con uno spirito critico, perché, pur essendo un film di fantascienza, ha un messaggio molto più attuale di quanto non sembri.
Autore: Veronica Valli