di Pedro Almodovar, con Penélope Cruz, Lluís Homar, Blanca Portillo, José Luis Gómez
Un regista, un uomo ricco e potente e una bellissima donna.
Storia d’amore, di passione, di follia e di umane debolezze che sfidano la vita senza timore. Mateo Blanco, regista, sceneggiatore, scrittore che durante il suo film perde la testa per una bellissima donna di nome Lena, interpretata da Penélope Cruz, la quale è legata a un uomo morboso e potente, Ernesto Martel, capace di tutto per non dividersi dalla sua donna.
Mateo e Lena sono pronti a rischiare tutto, persino la vita, per poter stare insieme.
Mateo per chiudere con il suo passato, dopo la morte di Lena, diventerà Harry Caine. Con questo pseudonimo continuerà a scrivere e a firmare i suoi lavori.
Judit, la sua fedele direttrice di produzione, lo aiuterà a convivere con la sua cecità. Diego, il figlio di Judit, lavorerà con Harry e lo traghetterà nel suo passato, raccontandogli la sua vera storia.
Almodóvar ce la mette tutta: Il viaggio nel passato, le vicende che si intrecciano e si infittiscono fino alla fine, i suoi colori accesi e la vivacità dei dialoghi, comunque rendono il film troppo lungo da sopportare.Un film drammatico di 129 mi nuti, abbastanza noiosi…Un salto nel passato con lo sguardo attento al presente, va visto fino alla fine restando attenti sino ai titoli di coda.
“Un film va finito anche alla cieca” (cit.).
Autore: Chiara Gim.