Si chiamano Sleeper films, sono quelle pellicole che nonostante la distribuzione minore, e grazie al passaparola, diventano dei veri e propri successi al box office, incassando molto più di quanto è stato speso per la produzione. Ne è un caso eclatante un film che in queste settimane occupa le prime posizioni del box office USA.
Si chiama “Paranormal Activity”, il regista è l’esordiente Oren Peli che ha prodotto questo horror con un budget di 11.000 dollari. Il risultato artistico è ancora da verificare, ma si dice che uno spettatore d’eccezione come Steven Spielberg ne sia rimasto talmente terrorizzato da non riuscire a vederlo tutto. Ad ora ha incassato 35 milioni di dolari con una distribuzione che solo dal 16 ottobre scorso è diventata di 760 cinema, un nugolo di sale rispetto a quelle degli unici film che nello scorso weekend hanno incassato più di questo prodigioso prodotto. Sono “Nel paese delle creature selvagge” di Spike Jonze e “Law Abiding Citizen” di F. Gary Gray distribuiti rispettivamente in 3.735 e 2.890 cinema. Basterebbero questi numeri a rendere la grandezza del fenomeno, ma “Paranormal Activity” ha avuto una grande media per sala anche quando la sua distribuzione ammonatava a non più di 160 cinema.
Il successo pare non voler arrestarsi, forse perchè la Paramount lo ha congegnato con grande partecipazione di pubblico. Lo ha fatto attraverso sondaggi indetti su internet per indagare l’interesse verso il film che, in caso di responso positivo, lo avrebbero fatto approdare in gran parte degli states. Le cifre sono più interessanti se si pensa che questo horror ha iniziato la sua cavalcata usufruendo della sola proiezione di mezzanotte, molto in voga nell’estate cinematografica statunitense. Chissà se eguaglierà questi numeri un altro film low-budget (ma in questo caso si tratta quasi di no-budget), dal titolo “Colin” di Marc Price. Costato appena 49 euro, è stato girato con partecipazioni gratuite di attori, improvvisati tecnici degli effetti speciali e sarà distribuito da questo venerdì nelle sale inglesi.
Di certo è che in Italia casi del genere sembrano non avere spazio, sia per l’ormai marginale produzione di film di genere sia per una indubbia asfissia del sistema distributivo. Ma non sono solo questi piccoli miracoli ad avere vita difficile nel nostro paese. Il nuovo film di James Cameron dal titolo “Avatar”, forte di un budget di 200 milioni di dollari (per alcuni anche di più), è un vero e proprio evento che promette di cambiare la storia del cinema, prova ne è la volontà di farlo uscire in contemporanea mondiale tra il 17 e il 18 dicembre. Solo un paese al mondo lo farà uscire il 15 gennaio, ed è facile indovinare quale.
Autore: Roberto Urbani