Dopo “Titus” e “Frida”, Julie Taymor ritorna con uno psichedelico musical.
33 canzoni dei Beatles che raccontano la vita di un ragazzo, che non poteva non chiamarsi: Jude.
Jim Sturgess decide di lasciare i cantieri navali di Liverpoll per andare a cercare il padre in America.
Negli Stati Uniti incontra il padre, nuovi amici, l’amore, la guerra, i movimenti pacifisti, la musica e ciò che ha cambiato il mondo.
Psichedelia anni 60-70. Ironico, colorato, libero, eccentrico, profondo, ironico.
La vita di un ragazzo immerso nei cambiamenti del mondo.
Con la presenza di Joe CocKer e Bono Vox, il film colpisce anche quando non ce lo aspettiamo.
Una storia d’amore reale in un mondo impazzito tra la guerra in Vietnam, la musica, la droga, il disagio del mondo, i movimenti emergenti.
Colori, suoni, discorsi che mescolano le parole dei protagonisti con i testi delle canzoni.
131 minuti della vostra vita per una perla di rara bellezza.
A me che non piacciono i musical, “Nothing’s gonna change my world”, è l’eccezione che conferma la regola.
Autore: Chiara G.