Dopo il grande successo ottenuto con film come “Tutti pazzi per Mary” e “Io, me e Irene”, i fratelli Farrelly si cimentano con l’adattamento cinematografico di “Febbre a 90”, libro di successo Nick Hornby. Il risultato, purtroppo, non e’dei migliori. La scelta dell’americanissimo mondo del baseball, al posto di quello originario del calcio, lascia non poche perplessità. Il distacco dal romanzo pare subito eccessivo. I registi, poi, sembrano essere indecisi se dare un taglio comico o romantico alla storia, rimanendo maldestramente a metà strada, o al massimo leggermente sbilanciati sul versante dei sentimenti. Ci sono infatti momenti in cui si ride di buon gusto, ma mai come nei precedenti film dei due fratelli, in cui era un susseguirsi di situazioni ridicole e politicamente scorrette. Dai Farrelly, insomma, ci aspettavamo una storia di amore molto meno prevedibile e accomodante. Si assiste infatti alla classica evoluzione di un rapporto a due: dubbi iniziali-apprezzamento reciproco- passione-crisi-ricongiungimento finale.
In conclusione, è un film che piacerà a chi è in cerca dell’ennesima storia romantica (fra l’altro “L’amore in gioco mi ha ricordato il recente “Wimbledon”) ma molto probabilmente deluderà i fan dei Farrelly, abituati a ben altro.
Autore: Michele Lo Presti