La dimensione ideale dei Diaframma è il concerto, è risaputo. È sul palco che Federico Fiumani esprime al meglio la propria musica, riuscendo a trasmetterne appieno anche l’urgenza, l’umanità, l’incoerenza, il non detto; è sul palco che si capisce che quella che su disco può sembrare una sua certezza da passare al prossimo magari è soltanto una riflessione aperta, o magari una bugia o uno scherzo; e viene fuori meglio il senso dell’umorismo, grande conquista dei Diaframma dagli anni 90 in poi, tutto ciò che nei brani dei dischi già c’è insomma ma per capirlo fino in fondo bisogna guardarlo in viso, Federico Fiumani, mentre suona e canta e si contorce con una passione che tanti pesci lessi da hit parade e da ottantamila al San Siro se la sognano.
Al Doria83 al Vomero stasera c’è il pieno di pubblico, in un locale in cui la band s’è già esibita in passato – Novembre 2009 e Novembre 2012 – ragazzi molto giovani ma anche seguaci storici e i Diaframma si presentano nella formazione preferibile a quattro con un nuovo chitarrista; l’occasione è la presentazione del nuovo album, il diciassettesimo della band intitolato Preso nel Vortice, ma come al solito il concerto della band fiorentina non si riduce a banale spunto promozionale ed infatti dei brani nuovi ne sono eseguiti solo una parte, e sparpagliati nel meglio del repertorio di tanti anni; inoltre come al solito non c’è una scaletta, piuttosto Federico Fiumani in base all’umore ed all’andamento emozionale dello show decide quale sarà la prossima canzone da eseguire, in un fiume di sudore e buon feeling col pubblico.
‘Il Suono che non C’è’ è il primo brano del nuovo disco ad essere eseguito; nella recente intervista di Freakout – leggila qui https://www.freakoutmagazine.it/01-12-2013/music-mag/interviste/16733/diaframma-la-mia-musica-e-il-punk-77-e-la-new-wave/ – Federico Fiumani ce l’aveva presentata come “un pezzo nostalgico, dove parlo della Firenze degli anni 80” e della florida scena punk e new wave di allora, e più avanti c’è anche la nuova ‘Ottovolante (una Canzone per Piero Pelù)’ che prosegue sulla stessa scia di rievocazione di un’epoca e di un’amicizia; ‘Claudia mi Dice’ ed ‘Hell’s Angels’ sono altri brani da Preso nel Vortice dalla buonissima resa live grazie al ritmo sostenuto ed al suono grezzo, veramente garage, ma più coinvolgente di tutte le cose nuove è ‘L’amore è un Ospedale’, esistenzialista ma al contempo diretta, in seconda persona.
Accolta con entusiasmo dal pubblico più attento la cover di ‘Venus’ dei Television, storico riferimento punk rock americano anni 70 dei Diaframma anche per lo stile chitarristico tagliente dal suono frontale che Tom Verlaine ha tramandato a Fiumani da giovane, che qui si gasa come un sedicenne esordiente in una cover band, mentre del repertorio storico dei Diaframma vengono eseguite l’esaltante ‘Diamante Grezzo’ in apertura, le dense e new wave anni 80 ‘Tre Volte Lacrime’ e ‘Siberia’ nel mezzo e la scatenata urlatissima ed attesa da tutti ‘Gennaio’ prima dei bis.
Ma con po’ di sorpresa notiamo che alcuni brani dell’ultima decade della band sono recepiti dal giovane pubblico ormai come e più dei brani classici suddetti, ed è così per la poetica ‘Madre Superiora’ tratta da Niente Di Serio del 2012, per Vaiano da Volume 13 disco del 2004 e ‘Mi Sento un Mostro’ da Camminando sul Lato Selvaggio del 2007.
I bis eseguiti dopo l’acclamazione che riporta la band sul palco sono ‘Io Sto con Te (ma Amo un’Altra)’, ‘Labbra Blu’, la straordinaria ‘Giovanna Dice’ che non ricordavamo neanche tanto bene ma farà saltare tutti, poi ‘Blu Petrolio’ durante la quale Federico urla come un invasato su un muro di chitarre ed è divertente e trascinante starlo a guardare, poi ‘Fiore non Sentirti Sola’.
Il concerto iniziato alle ore 23.10 si conclude all 00.50 con grande appagamento del pubblico, e andiamo via mentre Federico Fiumani stesso, come un ragazzino che vive la musica come gesto di libertà, allestisce il banchetto per la vendita del nuovo album.
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autore: Fausto Turi