05/12/2013
La serata è una delle tante che si consuma nei locali underground in giro per l’Italia. Io spendo la mia alle Lavanderie Ramone a Torino. Le vie attorno il locale sono brulicanti di macchine e trovare il posto per parcheggiare la propria pare essere un miraggio. Mi illudo che molta parte di queste persone presenzi al concerto. Errore! Poche, troppo poche le persone che hanno voglia di ascoltare un thrash/death metal made in Italy gustandosi 3 band a 5euro (il prezzo di una media) . È un vecchio discorso trito e ritrito che in Italia il metal sia simbolicamente morto.
L’araba fenice sono gruppi come i Black Propaganda, gli Hateworld e Six Point Lead, tre band targate Nadir Musica, formati da persone che credono fortemente nella musica, nella loro musica e te lo fanno respirare in ogni loro gesto, in ogni loro parola prima di salire su quel palco che da li a poco li vedrà suonare, non importa se davanti a una o a mille persone; quello è il loro progetto, quello il loro “credo” e a quel paese tutto il resto.
Credo sia doveroso spendere, ogni tanto, parole per queste persone il cui sudore spesso non viene mai ripagato abbastanza.
Salgono per primi sul palco gli Hateworld, gruppo di Torino formatosi nel 2007, al loro attivo un EP “Another Holocaust” ed un nuovo lavoro che uscirà presto. La band ha una buona struttura ed è cattiva quanto basta per “spaccare”, come si dice in gergo, per una buona mezz’ora.
È la volta dei Black Propaganda, band anch’essa torinese che avevo già avuto modo di conoscere nell’estate del 2012 al Torino Metal Fest. La line up (bassista a parte) è quella che ha dato i natali al loro primo CD, l’ omonimo Black Propaganda ( prima solo un demo e un promo).
Jacopo alla voce è un uragano devastante, la batteria di Eric un rullo compressore, il nuovo bassista Mastiff Vee segue a ruota. Gli assoli e la parte ritmica di Ian sono la ciliegina sulla torta, precisi e veloci come proiettili, sopratutto il “Hit The Mass”.
La set-list propone ben 5 brani che faranno parte del nuovo cd in uscita la primavera ventura: ” Acid Rain”, “Lose your balance”, “CMO planet”, ” God Raped The Queen” e “Handicap of God”. Non mancano poi le hit come la sopracitata “Hit the mass”, “Carving” e “Black Propaganda”.
Ultimi a calcare il scena sono i Six Point Lead anche loro di Torino. Un’altra solida realtà del metal made in Italy con all’attivo un album “Light Lies” uscito nel 2012. Ottima la loro performance eseguita con la giusta “cattiveria” e buona tecnica strumentale.
Serate così mancano solo del giusto seguito, speriamo in un improbabile inversione di tendenza.