Una gestazione oltre natura, durata 15 mesi, quella di Piccole Partenze di Gennaro Vitrone al suo esordio da solista dopo una carriera che lo ha visto fondatore di un duo cantautoriale (Vitronemaltempo), militante in una band metal (T.R.B.) ed in una country-folk (Nafta).
Presentato il 25 Ottobre scorso al prestigioso Premio Bianca D’Aponte di Aversa (Ce), pubblicato a fine ottobre per le label FreakHouse/FullHeads, con distribuzione fisica Audioglobe, l’album è già disponibile su tutti gli store digitali (iTunes, Google Play, Amazon e aggregatori come Spotify o Deezer).
Prodotto da Mimmo Cappuccio (Enzo Avitabile, James Senese e Franco del Prete/Sud Express), il nuovo lavoro musicale di Vitrone, si avvale di importanti collaborazioni come quelle con: Vittorio Remino/Avion Travel, Marta Argenio e Maurizio Stellato ovvero di The Actions, il pianista Fabio Tommasone, la tromba di Almerigo Pota, lo scrittore Ivan Montanaro e l’attore e autore teatrale Roberto Solofria.
Non ultimi i preziosi consigli di Fausto Mesolella, nel ‘91 suo produttore (per la Contempo Records) del fortunato album “Love on the rocks”, all’epoca definito dalla stampa specializzata come uno dei 3 lavori più belli dell’anno, e oggi quotato oltre 200 euro nel mercato dei collezionisti di dischi in vinile.
Undici brani che ci parlano di “piccole storie, a volte minimali, di partenze e di ritorni”, come ha dichiarato lo stesso cantautore pochi giorni fa. Un album semplice ed essenziale in cui è racchiuso quello che è il concetto di musica e arte per Vitrone: pop d’autore, rock e canzone d’autore, tre forme musicali che da sempre e con coerenza lo hanno affascinato.
Ma nel disco il musicista non rinuncia alle sonorità attuali – elettro-acustiche – che lo riportano ai suoi primi interessi artistici. Campionamenti che creano atmosfere soffuse, mood un po’ melanconico (ma mai sdolcinato) – dove l’idea fondamentale è la sottrazione – accompagnate da parole essenziali che ci conducono in punta di piedi nella vita quotidiana delle persone (Vitrone con il suo brano Chiara, nel 2008, dedicato alla figlia, entra a far parte della compilation per l’Unicef accanto a nomi come Avitabile ed Avion Travel).
Come ad esempio la traccia Piccole Partenze (dà nome all’album), che descrive la partenza di una donna, ma soprattutto lo stato d’animo di chi parte, sospeso tra ciò che lascia e ciò che troverà. Oppure Inverno che mostra un’istantanea molto intima e velata da un sottile tristezza (“l’inverno che arriva cancella i colori”), mentre le tonalità della vita si sbiadiscono e perdono la loro intensità, in Arcobaleni.
Breve accenni jazz arricchiscono il sound mentre un desiderio ancestrale di pace trova dimora nelle sonorità oniriche ed elettroniche di “Sentinelle”.
Per ascoltare dal vivo “Piccole partenze”, bisognerà attendere il 2014, quando Gennaro Vitrone inizierà il suo tour.
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autore: Ornella Esposito