Si è tenuto dal 31 Ottobre al 3 Novembre, il classico appuntamento con Lucca Comics & Games, la fiera dedicata al mondo del fumetto più importante del territorio italico, e probabilmente d’Europa. Si, perché il successo di questo 2013, che segue a ruota quello delle edizioni precedenti, catapulta Lucca nel novero delle manifestazioni fumettistiche più amate, più frequentate, quella dove la gente va per acquistare.
Acquistare: magica parola che in periodo di crisi totale permette un sorriso ad un editore, ad un autore, ad uno standista. E a Lucca si è acquistato molto: al punto che la maggior parte degli sportelli bancomat del territorio avevano già terminato i soldi da erogare nel pomeriggio di venerdì (secondo giorno di fiera).
Una boccata d’ossigeno per tutto il fumetto mondo italiano; è facilmente immaginabile che visto la mole di acquisti, anche le vendite siano andate bene per tutti. E sicuramente per editori, autori e tutti gli addetti ai lavori, le vendite sono ancora una delle componenti più importanti, fieristicamente parlando.
210000 persone: questo è il numero di quelli che sono intervenute durante la quattro giorni. E Lucca, alle anagrafe, consta di circa 70000 anime: in pratica come se a Napoli si riversassero 4 milioni e mezzo di persone per il Comicon. E infatti la cittadella toscana, come al solito bella e umida, soffre sempre un po’ durante il Comics & Games, costretta a sopportare l’insopportabile (folla, strade intasate, scarsa igiene, locali affollati) per il bene comune di una città che vive anch’essa la crisi, constatato che, tante attività commerciali ormai chiuse, hanno aperto durante questo lungo weekend per vendere qualunque gadget la fantasia umana abbia inventato.
Sicuramente alcuni cittadini non vivranno molto bene le giornate del Comicon, ma è ormai lapalissiano che la manifestazione Lucca Comics & Games abbia un’importanza maggiore e più simbolica della stessa città che la ospite: una fiera larger than life. Anche perché l’organizzazione non si è mai tirata indietro: sempre di richiamo gli ospiti, sia fumettari che autori, scrittori, concept artist di videogiochi; tra gli invitati Guy Delisle, il famosissimo autore di reportage a fumetti; Hermann, uno dei più grandi fumettisti della scuola franco-belga; Giulio de Vita, valente disegnatore friulano che ha fatto fortuna oltralpe; Rob Alexander, autore di Magic. Ma anche personalità più trans mediali come Pif, il musicista Jan Caberlotto, lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, il matematico Cedric Villani, medaglia Fields (il Nobel della matematica) del 2010 e appassionato d fumetti, che ha tenuto una conferenza sugli aspetti medialogici della matematica.
Un successo quindi merito dell’impegno che ogni anno si profonde, e che permetterà ancora tanti anni di ottime prospettive lucchesi. Un plauso anche per le bellissime mostre ospitate come al solito a Palazzo Ducale e gratuite, quindi visitabili anche da chi non possedeva il biglietto per accedere ai padiglioni dislocali nelle piazze lucchesi. Come scrivevamo prima, le critiche possono essere ristrette nel cerchio pratico della sicurezza: davvero un fiume di persone, che in caso di rovesci del destino, potrebbe diventare anche un pericolo (in caso di un incendio, o qualunque altra cosa il destino possa far accadere). Ma in questo momento è poco credibile che qualcosa cambi: il successo di una manifestazione del genere è quello a cui si aspira. Una volta arrivato, ed averlo acquito sempre di più, è ormai difficile che qualcosa cambi.
http://www.luccacomicsandgames.com
autore: Salvatore Cervasio