La gara delle reissue del kraut/kosmische sta continuamente riportando alla luce gioiellini, per anni introvabili. La Bureau B di Gunther Buskies ha già da tempo fatto partire una preziosissima opera di ricostruzione del catalogo Sky Records di Günter Körber e Bruno Wendel.
Solamente nelle recentissime settimane la label di Amburgo ha riportato alla luce “Biotop” e “Spaat-Europa” di Asmus Tietchens, “Laserscape” degli You oltre alla riedizione del capolavoro di nostalgia “Fur Mich” di Thomas Dinger (Neu!, La Dusseldorf, A Dusseldorf), fratello del compianto e più noto Klaus.
La londinese Groenland Records che opera pressappoco con le stesse logiche della Bureau B e con grosse ristampe in inventario, anche a seguito del successo del box “Who`s That Man – A Tribute To Conny Plank” www.freakoutmagazine.it/?p=10352 ha annunciato per dicembre la ripubblicazione del bizzarro EP “Les Vampyrettes”, collaborazione dello scomparso “regista” del Krautrock, Conny Plank con il polistrumentista e fondatore dei Can, Holger Czukay.
Originariamente uscito nel 1980 e autoprodotto in nome di una non-etichetta (denominata Not On Label), “Les Vampyrettes” è formato da due stravaganti tracce, “Biomutanten” e “Menetekel”, in cui Plank e Czukay (con il suo nome di battesimo Holger Schüring), fantasticavano sul futuro “distopico” di una società controllata e perennemente sotto sorveglianza…
La Groenland ha annunciato altresì che saranno pubblicate una serie di opere del bassista dei Can.
La prima sarà una riedizione di un classico dell’allievo di Stockhausen, vale a dire il divertentissimo “On the Way to the Peak of Normal” uscito nel 1981 e che vide le partecipazioni di Plank, con l’illustrazione di copertina del figlio Stephan, del (tago)mago delle percussioni Jaki Liebezeit e segnò inoltre il principio della cooperazione tra Czukay con il bassista dei P.I.L. Jah Wobble, che l’anno successivo si sarebbe materializzata con l’EP “Full Circle”.
Le due releases sono state presentate al Goethe Institut di Londra il 26 ottobre scorso, presenti appunto Stephan Plank on conversation con Dieter Moebius, in apertura dei live dello stesso Moebius, Cold Pumas e Kreidler e i Dj-set di Laetitia Sadier e Disco Cabine.
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autore: Luigi Ferrara