Strane iperboli compie il mercato discografico. Si dice che il supporto fisico sparirà col tempo ma assistiamo al ritorno del vinile; ogni mese il mercato fagocita centinaia di uscite eppure c’è spazio anche come operazioni come questa, praticamente una ristampa di una ristampa.
Facciamo ordine: gli Scud Mountain Boys sono la prima band di Joe Pernice dei Pernice Brothers, il doppio disco in questione ripropone i primi due album della band, “Dance The Night Away” e “Pine Box”, già usciti in un’unica raccolta per la Sub Pop. Ora tocca alla One Little Indian ristampare questi album in attesa che a fine agosto esca il nuovo lavoro.
La cosa curiosa è che l’operazione di archivio tratta una misconosciuta band di culto che ha dato origine poi ad un’ulteriore band di culto, non certo qualcosa che sarà sotto la luce di chissà quali riflettori.
La domanda è: “ci eravamo persi un capolavoro fino ad oggi?”, la risposta è negativa, ma non si può negare che i due dischi in questione non siano di ottima fattura e che faranno la felicità degli innamorati di sonorità classiche a stelle e strisce, di folk a bassa velocità fatto di ballate in slow motion che richiamano le sconfinate piantagioni di cotone americane di ordinanza.
Dei due lavori si fregia di maggior varietà “Pine Box”, dotato di piccole deviazioni sul tema della ballata acustica con l’aggiunta di qualche elemento strumentale in più che lo avvicina alle prime cose dei Whiskeytown.
In definitiva una piacevolissima (ri)scoperta, un’operazione non tanto commerciale quanto romantica negli intenti. Farsi beffe del mercato attuale incuranti dei numeri è un’impresa tanto folle quanto meritevole.
www.scudmountainboys.com/
www.facebook.com/Scud.Mountain.Boys
autore: Enrico Amendola