Si sa, il cielo di Roma é sempre più bello e quando e calato il sole sull’ippodromo delle Capannelle un brivido lungo la schiena l’ho provato.Qualcuno ha fatto partire un applauso, poi un altro e un altro ancora. Tutti gridavamo: “Fuori!.
Volevamo gli Atoms For Peace, volevamo finalmente vedere quanto questa superband ci sapesse fare davvero e quante fossero chiacchiere e distintivo. Ed eccoli. Entrano pian piano mentre i led dietro di loro rimandano giochi di luce minimaliste.
Cominciano e da lì solo una parola: Superband.
Gli Atoms For Peace sono la prova che quando si mettono assieme supermusicisti di grandi band diverse può nascere la magia. E che magia!
Ho sentito suonare tutti i generi musicali in maniera egregia, divina, insomma super. Thom Yorke e Flea sembravano gemelli siamesi che suonano insieme dai primi vagiti ed ho veramente guardato intorno per capire se ero solo io a provare quella sensazione. No,non ero il solo.
Circa quindicimila persone applaudivano, saltavano, gridavano e piangevano. Di rimando il gruppo suonava alla grande e Flea si dimenava senza fermarsi un attimo in un ora e tre quarti di vera musica.
Che dire se non che gli Atoms For Peace vanno sentiti dal vivo perché, lo ammetto, io a sentirli in cd pensavo fossero veramente scarsi.
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autore: Ivan Montanaro