23-06-2013
E’ una tranquilla domenica di giugno, la cappa di calore dei giorni scorsi è appena stata spazzata da un piccolo temporale… Tutto tranquillo insomma ma alle 20 all’interno del Rock’n’Roll arena è il preludio di un vero e proprio uragano… musicale.
Si parte con gli italianissimi Rhyme a scaldare l’ambiente:ci riescono con la loro musica potente e precisa e con un vocalist, Gabriele, di rilievo. La loro produzione conta 2 CD, Fi(R)st e The Seed and the Sewage. La loro esibizione è davvero all’altezza, un’altra prova che il mercato italiano ha idee e talenti da vendere.
E’ la volta dei Sacred Mother Tongue, gruppo di origine inglese. L’esibizione, forse un pò condizionata da qualche defaillance del vocalist Darrin, non è entusiasmante anche se il potenziale della band è sicuramente più alto, non a caso nel 2010 Metal Hammer la considerava la più convincente band giovanile del panorama inglese.
I quattro ragazzi comunque presentano alcuni pezzi molto interessanti ed il loro ultimo lavoro “Out of the darkness” ne è testimonianza.
Tutto è pronto per la tempesta perfetta, quella che non ti aspetti e che ti colpisce senza pietà. Questa tempesta ha un nome… Hellyeah! Il primo ad entrare sul palco è il mitico Vinnie Paul seguito dagli altri componenti del gruppo e dal vocalist d’assalto Chad Grey. Si Apre con “The War in me”. Sembra di essere tornati indietro di 15 anni ai tempi dei Pantera, Vinnie pare non sentire il peso degli anni e la sua tecnica non ha perso lo smalto. Gli strumentisti sono di prim’ordine e il vocalist Chad è un vero e proprio “animale da palcoscenico” difficle anche per l’obiettivo della mia macchina fotografica poterlo catturare in azione. Potenza, tecnica ed una set list azzeccatissima (War in me – DDD, Cowboy – Matter – Stampede – Bob – Rage – Goddamn – Wouldn’t – Ana – Hellyeah) )non possono fare altro che arroventare il clima dell’Arena scatenando gli astanti in momenti di pogo assoluto.
Davvero unici e devastanti gli Hellyeah sono nati per stare su un palco, il loro dominio è assoluto. Non poteva esserci serata migliore e gli amici dello staff del Rock’n’Roll Arena non potevano organizzarla meglio.