Quarant’anni nella musica elettronica significa averla vissuta quasi tutta.
Un percorso lunghissimo cominciato con un organetto difettoso in “Irrlicht” e che ha portato il talentuoso Klaus Schulze a essere una leggenda vivente, un faro per la musica elettronica nelle epoche…il compositore berlinese nemmeno sa quante sono le proprie produzioni, un range orientativo è tra le duecento e le cinquecento.
Qualche doppione sicuramente è venuto fuori in un numero così vasto di lavori, ma Schulze non se n’è mai ravveduto, puntando sempre alla sua estetica sonora e libertà compositiva; anzi, il nostro dichiara spavaldamente: “The more specific you are, away from the common denominator, the more you remain an outsider” e che il suo obiettivo non è far qualcosa che nessuno ha mai fatto, piuttosto continuare a spaziare nella ricerca con il proprio tocco stilistico e con l’ausilio dei suoi amati Moog.
Infatti “Shadowlands”, ultima uscita fino a questo momento del 65enne ex-batterista di Tangerine Dream e Ash Ra Tempel, è facilmente immaginabile per chi ha dimestichezza con le ultime release del compositore berlinese.
Il disco è doppio e la playlist è formata da tre tracce per il primo CD: “Shadowlands” di 42 minuti, “In Between” e “Licht und Schatten” di una ventina di minuti circa ciascuna. Il secondo disco è aperto dalla maestosa e meditativa “The Rhodes Violin”, che dura scarso un’oretta e “Tibetanian Loops” di altri venti minuti.
Com’è piuttosto presagibile, si esce dal ragionamento della musica pop a favore di interminabili suite sonore, lunghe epopee cosmico-ambientali, composizioni di comoda easy listening e sinfonie sintetiche. Nonostante le inevitabili dilatazioni nel tempo e un sound che in più momenti appare certamente datato, strutturato su sovrapposizioni di synth, parti sequenziate con l’appoggio delle voci e dei cori di Lisa Gerrard dal sapore anche un po’ ethnic, quella di Klaus Schulze resta sempre e comunque una ipnotica e impressionistica “picture music”, onirica e misteriosa come le leggende della valle del Reno. “Shadowlights” in verità era già stato annunciato nel 2011 a completare l’opera che Schulze sta conducendo con la sua “nuova” collaboratrice Lisa Gerrard con “Farscape” del 2008 e il DVD “Goldrhein” tratto dal live at the Loreley.
autore: Luigi Ferrara