Non c’è stato solo Cannonball, come singolo esplosivo a metà anni ’90 (fu votato come singolo dell’anno da NME e giudicato “An alt-rock classic” da Pitchfork), a portare le Breeders sulla cresta dell’onda del movimento indie alt-rock di allora. L’intero disco Last Splash, di cui corre l’anniversario dei 30 anni, è stato un album fondamentale degli anni ’90, e perciò la band, appositamente riunita, ha deciso di curarne la ri-masterizzazione. Registrato dalla formazione “classica” composta da Kim Deal, ex Pixies (ritornata poi con loro nella reunion di questi ultimi anni per poi uscire nuovamente dalla band), la sorella Kelley Deal, Josephine Wiggs e Jim Macpherson,
Last Splash, per celebrare questo anniversario, è stato rimasterizzato dai nastri analogici originali che in precedenza si pensava fossero andati perduti. Un processo che ha portato alla luce anche due brani inediti, e le Breeders presentano una di una di queste canzoni, Go Man Go, con un nuovissimo video diretto da Brandon Weaver degli Ironwing Studios.
Per festeggiare i 30 anni dell’album, la band è stata inoltre in tour a settembre negli USA per una serie di concerti speciali in cui Last Splash è stato eseguito per intero. In alcuni paesi si è esibita con i Belly (band formata da Tanya Donelly, fondatrice con Kim Deal di The Breeders), in altri con Screaming Females e Horsegirl e addirittura Foo Fighters. Intitolata Last Splash (the 30th Anniversary Original Analog Edition), questa edizione speciale comprende due dischi in vinile 12″ a 45 giri, più un esclusivo disco 12″ inciso su un solo lato contenente due brani dimenticati delle sessioni originali di Last Splash: Go Man Go, un brano che Kim ha co-scritto con Black Francis, e Divine Mascis, una versione di Divine Hammer in cui la voce principale è quella di J Mascis dei Dinosaur Jr. Per questa edizione inoltre l’iconica copertina originale a forma di cuore del visionario designer Vaughan Oliver è stata reimmaginata dal suo partner di lunga data Chris Bigg.
Rilasciato il 30 agosto 1993, Last Splash fu definito “effervescente”, e “incoerente”. Centro del disco, e del suo successo, fu Cannonball, come già detto, diffusa attraverso un video diretto da Kim Gordon e Spike Jonze. Ma il disco, di 14 tracce, è ben più complesso della sola dinamica e divertente Cannonball. Dalle note melanconiche di Do You Love Me Now alla frenetica energia di SOS, fino alla stranezza da brividi di Mad Lucas, l’album, registrato agli studi di Record Plant in Sausalito, gli stessi di Sly and the Family Stone, Stevie Wonder, Fleetwood Mac, e Jefferson Airplane, è pieno di sorprese, soprattutto se si considera i curiosissimi effetti introdotti durante la registrazione, frutto spesso di improvvisazioni o addirittura di errori di suono che Kim Deal seppe sfruttare al meglio.
Ne risultò un suono assolutamente originale per l’epoca, un mix di punk al femminile condito da alternative rock, che ieri come oggi non può che catturare e conquistare. Un disco che senza dubbio non dimostra i 30 anni che ha e suona fresco ed attuale come se fosse uscito oggi.
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