A soli due anni dall’ultimo disco in studio, Hi, la band di Sharleen Spiteri omaggia se stessa con un greatest hits, best of dal 1989 al 2023, che veramente è ominicomprensivo di tutte le tappe della loro carriera, cominciata 34 fa dopo aver inciso I Don’t Want A Lover.
I Texas, senza mai diventare la band più famosa del pianeta o quella di cui si parla di più, sono però una delle band più amate in UK, e con dieci album in studio in 34 anni, hanno venduto oltre 40 milioni di dischi in tutto il mondo. Il loro Best Of, pieno di successi che tutti conoscono come Inner Smile o Say what You Want, è edito in una speciale raccolta in 2LP e 2CD The Very Best Of 1989 – 2023 in uscita il 16 giugno su [PIAS] Recordings.
E per celebrarlo si esibiranno nientemeno che sul Pyramid Stage al Glastonbury Festival di quest’anno.
Un greatest hits pieno di successi, dicevamo, ma anche di tante “chicche” e di tante collaborazioni: c’è la canzone ri-duettata con Wu-Tang Clan, quella in cui recita Alan Rickman nel video (la splendida In Demand), quella che nasce come cover di Al Green, l’altra che è il remix di un pezzo di Donna Summer (Mr Haze, dall’ultimo disco del 2021) quelle scritte con Dallas Austin e Gregg Alexander, quella col video diretto da Peter Kay (Sleep), e quella remixata persino dal nostro Giorgio Moroder fino a quella incisa con Paul Buchanan (sempre Sleep).
Texas – The Very Best Of 1989-2023 insomma ha tante perle, precisamente 24 pezzi di storia musicale di una band longeva sempre sull’onda. Assieme a due nuovi inediti, Keep On Talking e After All. Quest’ultima in particolare, lanciata anche come video di presentazione del disco, diretto da Lewis Knaggs, vede i tre Texas originari, Johnny McElhone e il chitarrista Ally McErlaine assieme con una scintillante Sharleen, (dal 1991 affiancati anche da Eddie Campbell, Tony McGovern e Cat Myers) suonare semplicemente la canzone, con la front lady che mostra nel volto il segno del tempo, senza nasconderlo (Sharleen non ha mai usato trucchi o lifting negli ultimi anni per nascondere i segni dell’età) e nella voce ancora tutta la sua verve e la sua carica.
Il secondo singolo Keep On Talking è ancora una volta una cover, come i Texas sono abituati a fare: si tratta qui di un pezzo del 1965 dei Northern Soul scritto da Dan Penn e Spooner Oldham.
Le canzoni del greatest hits procedono macinando successi, bei ritmi, melodie leggere e malinconiche, sfumature estive e pezzi mai più lunghi di quattro minuti: Da Mr. Haze a Halo, da Summer Son a Hi o a The Conversation per la parte più malinconica, da In Demand a Say what you Want a Insane a So in Love with You per la parte più romantica, da Inner Smile a Tired of Being Alone a After All per la parte più rockettara.
C’è di che essere soddisfatti di questa carriera, e se chiedi a Sharleen a che punto è la band, a che punto si sentono arrivati, ecco la risposta con tutta l’energia possibile:
“Devo essere onesta: mi sento ancora come se stessimo iniziando. E l’energia e le vibrazioni intorno a noi – beh come band non penso che possiamo essere più felici, e più uniti di come siamo adesso. E non penso possiamo essere più definiti di ora sul sapere chi siamo come band”.
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autore: Francesco Postiglione