“Kel Tinariwen” è il disco d’esordio del gruppo maliano. Sono i Tinariwen prima dei Tinariwen. Questo disco, ristampato ora, è stato registrato nel 1991 in Costa D’Avorio, dal nucleo storico del gruppo formato da Abdallah Ag Alhousseyni, Hassan Ag Touhami (“Abin Abin”), Kedou Ag Ossad e Liya Ag Ablil (“Diarra”). Le sonorità presenti in queste tredici tracce hanno poco a che vedere con i lavori che li avrebbero resi famosi più di un decennio dopo. I brani, infatti, ruotano intorno ad un synth-pop-folk molto ritmato. Il disco, registrato in cassetta, parte con la roteante “Arghane Manine”, che ha un incedere quasi quasi latinoamericano e prosegue con “Tenidagh Hegh Djeredjere” che ha un’impostazione più corale, si adagia su un pop-rock con una ritmica che è l’unico elemento che riporta a quello che poi è divenuto “il folk maliano”.
Più coinvolgente è “Sendad Eghlalan” un pop-folk mantrico e circolare, mentre “Awa Idjan War Infa Iman” ha quelle sonorità che solo in seguito il gruppo avrebbe sviluppato personalizzandolo nel suo attuale sound. “Matadjem Yinmexan” è piacevolmente ballabile, morbida e accogliente e “Atahoura Techragh D’Azaka Nin” è una di quelle nenie circolari che hanno in grembo il blues del deserto. Il folk con cadenza araba di “Kedou Kedou” è vibrante mentre con “À L’Hisoire” i maliani si sono lasciati andare al pop francese. Se grazie ai Tinariwen abbiano capito le origini del blues è legittimo comprendere le loro origini musicali.
autore: Vittorio Lannutti