Il Mi ami festival è ormai tradizione nel panorama musicale italiano, una tradizione talmente radicata nei nostri cuori che anno dopo anno le nostre aspettative sono sempre più alte, facili da deludere. Eppure, anche questa volta la magia che si crea al Circolo Magnolia ci ha stupite.
Il Dr Martens Fest presented by Mi ami è un progetto che va al di là dei live, ma che sempre nei live trova la sua forza. Workshop, incontri e talk fanno da cornice a performance attesissime. Noi arriviamo abbastanza presto, pronte a goderci quell’atmosfera rarefatta che trasporta in una dimensione quasi estemporanea.
Si inizia con l’unico artista internazionale in lineup, Ralphie Choo, musicista spagnolo che ci ha animato, un riscaldamento intenso per una serata che si prospetta intensa. Lascia il posto ad Ibisco, che con la sua band ha portato un live nuovo ma davvero potente e a LDNFK, che conferma quelle che sono le nostre aspettative, ma chiamiamole ormai anche sicurezze, su di lei! È un’artista completa, identitaria, che mantiene il palco e incanta.
Frenetik & Orange portano al Magnolia musica di qualità e qualche momento di nostalgia. Tra brani che non potremo mai dimenticare (vedi: “Giornate Vuote” di Gemitaiz) a progetti più recenti, come Vipra, che sale sul palco come ospite a regalarci “Siamo Seri”, il duo di produttori più innovativi d’Italia ci fa ballare, cantare e urlare, mescolando suoni acidi a brani old school.
E Vane subito dopo è uno schiaffo nella stessa direzione: quella dell’innovazione che non ha bisogno di essere finta, ma che sta nel sentire la musica e nel volerla portare al pubblico vera e onesta. Un susseguirsi di hit che fanno – più letteralmente di quanto immaginiate – sollevare il pavimento del Magnolia. La potenza che Massimo Pericolo trasmette dal palco urlando le sue barre crea una connessione quasi elettrica con i fan sottopalco, che reagiscono con un pogo estremamente adrenalinico.
Le barre graffiate lasciano spazio alla cassa dritta di Whitemary, che è poetica nel suo essere fortemente sperimentale e che con la sua band colora il palco e le nostre anime di un rosso fuoco. Il rosso della musica che senti nelle vene, che ti incatena e ti incanta.
E sull’onda di energia che non si accenna a spegnersi, il colpo di grazia ce lo dà Crookers, con un dj-set che ci fa dimenticare di trovarci fuori Milano all’alba e di dover trovare un modo veloce per raggiungere casa; la musica ci muove e vogliamo solo ballare.
Non a caso, tornare al Magnolia per la seconda giornata del DR. MARTENS FEST, specie dopo aver abbandonato il campo mentre albeggiava, non è stato facile, ma ne è valsa la pena!
Un Day2 altrettanto ricco di appuntamenti: attività come CREATING MEMORIES, PROJECT TOGETHER, TALK e OPEN MACHINE, anche nella giornata di domenica, hanno inizio già dal primo pomeriggio.
Per noi, che siamo riuscite ad alzarci dal letto, ormai il peggio è passato: stare al DR. MARTENS FEST è un po’ come stare al MI AMI, ma in una stagione diversa. Si sta bene quindi il tempo scorre alla velocità della luce: è già ora di live music.
I primi a salire sul palco del Magnolia in questa calda (sì, caldissima!) domenica d’ottobre sono i So Beast: due producer, Katarina e Michele, che inaugurano la seconda serata del DR. MARTENS FEST con il loro suono impetuoso, distintivo, contaminato: un viaggio psichedelico, un sogno post punk in una serata di autunno inoltrato.
Poi, il sogno si fa più rock ed elettronico allo stesso tempo; il tutto tenuto insieme da una voce che trattiene il pubblico in una dimensione onirica: sul palco un super progetto, quello di Emanuela Drei, in arte Giungla.
La sala del Magnolia inizia a riempirsi. Sul palco è il turno di Bais che, con un pop ricercato e la sua verve malinconica, contribuisce notevolmente a far scaldare la voce del pubblico. Voto 10 per presenza scenica, sua e di tutta la band. Che stile!
I Post Nebbia, amatissimi dal pubblico del MI AMI, fanno ritorno a casa Magnolia, stavolta in occasione del DR. MARTENS FEST conducendoci, attraverso un viaggio sonoro, in brumosi paesaggi che tanto ricordano la loro Padova. Psych rock, ottobre e Dr. Martens ai piedi: qui al Magnolia sembra tutto perfetto.
La data di domenica, come quella del giorno prima, è sold out: la platea si trasforma in un coro che accompagna un altro veterano di questo posto magico. Sul palco Giorgio Poi sulle note di alcuni brani tratti dal suo ultimo meraviglioso album Gommapiuma, passando per grandi classici quali Acqua Minerale e Tubature, fino alla hit, inaspettata, Missili (ma senza Frah).
Ascoltare Giorgio Poi fa bene: la sua musica è leggera nostalgia, trasmette serenità, guarisce.
Con il cuore un po’ più leggero, ci prendiamo infine cura dello spirito e dei corpi grazie alla super selezione di Cosmo che fino a tarda notte dirige il ballo dell’amore. Poi, le luci si accendono e i cancelli del Magnolia si chiudono. La seconda edizione del DR. MARTENS FEST è giunta al termine.
Che cosa ci portiamo a casa, a parte la shopper bag e la t-shirt del merchandising ufficiale del Festival?
Senz’altro la condivisione. “Nessun musicista è un’isola. Ogni canzone è una comunità”. Questo lo slogan del DR. MARTENS FEST 2022: una due giorni di autentica condivisione di (nuovi) talenti, creatività, passioni, emozioni, quindi musica.
https://www.miamifestival.it/drmartensfest/
autrici: Alessia Pardo ed Elisabetta Picariello
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