Collage di suoni, rumori, umori, voci dal gusto synth-pop, per il secondo lavoro discografico “World Wide Pop” (Domino) dei londinesi Superorganism.
Un curato taglia e cuci che se da un lato premia la dedizione, dall’altro tradisce una forse eccessiva ricerca per l’estetica che penalizza l’intuizione dell’illuminazione che rende “unici” dischi e canzoni.
In “World Wide Pop”, infatti, se si respira (come il titolo suggerisce) un “globalizzato”, popolare e ammiccante linguaggio musicale, manca il viscerale e irrazionale (non programmato né studiato a tavolino) “guizzo”; ne è testimonianza, per tutte, “It’s Raining” dove, complice anche la collaborazione di Stephen Malkmus e Dylan Cartlidgent, si pone in contraltare una potenziale Hit con un’iperbole (gratuita) elucubrazione mentale.
Torna nuovamente l’interrogativo di quanto le tecnologie contemporanee, unite a mezzi di produzione adeguati, stiano sostituendo la più semplice e diretta composizione “umana”, diventando elemento distintivo di artisti non sempre in grado di gestire e di dosare con esatta quantità e qualità il futuro-presente a loro disposizione.
Oltre alle già citate collaborazioni, hanno dato contributo al disco anche CHAI, Pi Ja Ma, Boa Constrictors e Gen Hoshino.
https://sprorgnsm.bandcamp.com/album/world-wide-pop
https://www.facebook.com/SPRORGNSM/
https://www.wearesuperorganism.com/
autore: Marco Sica