Quando si tratta di affrontare l’analisi di nuovi lavori di personaggi eclettici ed estrosi, per chiunque scriva di musica rappresenta un forte stimolo di curiosità e, soprattutto, di certezza che il prodotto non tradirà le aspettative di innovazione e ricerca. Col decimo disco in studio, l’ex leader dei Moda, Andrea Chimenti (con i quali realizzò tre lavori illuminanti per la scena alternativa italiana di fine anni 80 inizio 90) riafferma la sua dotta e sopraffina scrittura con gli 11 brani di “Il deserto, la notte, il mare“, nel quale allestisce una platea di ospitate di prim’ordine, a cominciare da David Jackson (Van Der Graaf Generator) che concede il suo pregiato soffio al sax in tre brani: “Dove ho posto il mio amore“, “Garcia” e nel singolo “Milioni“, nel quale narra di come l’umanità sia accomunata nella dissolvenza tipica delle stelle cadenti, mentre il secondo brano-guida “Beatissimo“, stilato insieme all’ex Litfiba Antonio Aiazzi, si avvale di un delicato pianoforte che suscita dolce dipendenza malinconica. Al valzer delle guest-stars balla pure, in “Allodola nera“, la cullante ugole di Ginevra di Marco, tesa a fondersi con quella del Nostro in aulico mood estraniante. Invece la mantrica “In eterno” ottenebra l’aurea con spinta emozionale alquanto vistosa. Intorno ai tre brani citati, c’è la lodevole scelta di essere gli unici disponibili sulle piattaforme digitali e noi non possiamo che concordare pienamente con Chimenti e con la label V-rec (che rilascia l’album) in quanto è ora di ridare dignità e prestigio e bramare voglia di volerne ascoltare di più verso autori che danno il massimo per rispettare il pubblico acquirente con prodotti di caratura ed invertire, cosi, il brutto vizio dell’ascolto gratuito.
Misteriosa e umbratile “Ky“ è intrisa di carismatica invettiva ed il nostro orecchio, spingendosi poco più in là, non può che essere “Felice” di riscontrare qui il Chimenti più Bowie-iano con finalità non da “…heroes just one day…” ma perseguita all’interno dell’intero lotto, con l’ausilio anche dell’ex Moda Fabio Galavotti e Francesco Magnelli (CSI, CCCP). “Oltremare“, poi, è la sorpresa jazzy-prog che non t’aspetti ma fino ad un certo punto, in quanto con personaggi di cotanto spessore, lo stupore uditivo è sempre dietro l’angolo.
Quindi, a distanza di sei anni dall’opera musical-libraria “Yuri”, Andrea conferma con “Il deserto, la notte, il mare” la ferma intenzione di ridefinire i suoi binari artistici con una “giocosità di fondo entusiastica che, altrimenti, non potrebbe sfoderare sempre prove cosi compiute e stilisticamente infrequenti, con una scrittura forbita e geniale, che erge il cantautorato tradizionale su picchi letterari inconquistabili dai più, se sprovvisti di adeguato kit neuronico.
https://www.andreachimenti.it/
https://www.facebook.com/andreachimentiofficial
autore: Max Casali