Il revival post-punk è diventato ormai a tutti gli effetti il genere più in voga e su cui il meglio dell’indie-rock internazionale si è buttato. Se il genere ha ripreso piede in Gran Bretagna vediamo che si sta diffondendo nel resto d’Europa, come dimostrato dal secondo lavoro degli svedesi Viagra Boys.
A tre anni dell’ottimo esordio “Street worms” i Viagra Boys pubblicano un nuovo lavoro che possiamo ctalogare nel filone post-punk ma si noterà che non si esime da alcune intriganti, ed eccitanti, digressioni no wave di matrice stoogesiana, grazie al sax distorto di Oskar Carlscome, come nella traccia di “6 shooter”.
Il modo di cantare di Sebastian Murphy è spesso biascicato ed evoca un Matt Korvette (Pissed Jeans) meno punk, ma sicuramente più tossico, ascoltare per credere “I feel alive”.
Altro elemento essenziale del gruppo svedese è il funk, ma bianco, algido e il più possibile sincopato e scarnificato, come in “Tood”,dove l’intensità vibrante è un crescendo. Il funk si trasforma in p-funk nella nevrotica e particolarmente depravata e tossica “Girls & boys”. Un lavoro sicuramente eccitante, grazie al suo approccio punk.
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autore: Vittorio Lannutti