Se siete dei fan del trip-hop puro, questo è il disco che fa per voi. In realtà, si può dire senza che “Lonesterdam” sia proprio un bel disco in assoluto, ma forse chi non ama il genere e non lo segue potrebbe stentare a capirlo. Ma partiamo dal principio, dicendo che quest’album è il nuovo lavoro dei Sophie Lillienne, che più che una band è un progetto messo su nel 2006 da Vezzo, cantante e musicista già piuttosto noto nel panorama underground italiano.
In questi anni, i Sophie hanno fatto una certa strada, esibendosi in Italia ma soprattutto all’estero, dove, tra l’altro, sono piuttosto apprezzati. Come il nome lascia intuire, “Lonesterdam” è stato composto tra Londra ed Amsterdam e rispetto agli altri lavori dei Sophie si apre a sonorità più funk e pop ma presenta toni più cupi con rimandi wave e dark, un insieme forse un po’ impegnativo ma che conferisce al disco un tocco di ecletticismo molto interessante.
La cosa stupisce favorevolmente,perché in Italia non è facile trovare un buon gruppo trip-hop, mentre Vezzo e soci (cioè Ema e Dario, che lo accompagnano nei live e nelle registrazioni) fanno un lavoro di tutto rispetto, dove a una buona dose di bravura tecnica si uniscono anche tante buone idee e soprattutto voglia di sperimentare.
Nella tracklist spiccano soprattutto “4201”, che dall’intro più lieve sfuma poi in suoni dark, il ritmo incalzante, un po’ da colonna sonora di film horror, di “Meanless1”e l’onorica “Daddy’s Dragonfly”. In conclusione, siamo davanti a un ottimo lavoro, assolutamente da non perdere per gli estimatori del genere.
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autore: Veronica S. Valli