“Golgotha” è il sesto album in vent’anni di carriera dei Bleeding Eyes i quali hanno colto l’occasione per mutare parte del loro sound indirizzandosi verso uno sludget-metal-doom epico e tiratissimo. I testi di questo album sono ispirati ai Vangeli apocrifi e in tutti cinquanta minuti del disco, diviso in sette tracce, si respira un’aria greve e mistica. Quello che emerge è un senso religioso di tipo medievale, pesante, opprimente e castrante.
Simone Tesser in molte occasioni più che cantare declama, qualcuno potrebbe definirlo più uno spoken word. L’approccio epico in alcuni momenti evoca i Neurosis, in particolare nella tiratissima e tesa “1418” e nel metal di “Inferno”; in altri brani, invece, il metal è ben fuso con il prog, in particolare nella dilatata e tesa “Confesso”.
Un lavoro intenso che nonostante la pesantezza incuriosisce.
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autore: Vittorio Lannutti