Il trio veronese da alle stampe il suo secondo album sulla lunga distanza, un lavoro intenso e greve. “Electric poison tones” è un concept album sulla suggestiva figura di Giordano Bruno a 420 anni dalla sua tragica e scomparsa. Nei quattro brani presenti nell’Ep, per un totale di 47 minuti, il trio ci porta nei meandri di un metal-grunge possente e tiratissimo, per certi versi andando oltre i territori battuti dai Neurosis più profond e scuri. Se i Black Sabbath sono il principale punto di riferimento, soprattutto nella chilometrica “Under the influence of the fool”, in “Tower of the broken bones” il gruppo si lascia andare ad un prog-metal tirato e lentamente in progressione che cresce per intensità, evocando il grunge dilatato di Jerry Cantrell. Mentre in “The eclipse of the empress” siamo dalle parti di un mantra sonoro che va sempre più verso gli abissi, così nella conclusiva “The eremite tired out” il gruppo vira verso una psichedelia inquietante.
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autore: Vittorio Lannutti