Quest’anno il Festival del Cinema Europeo di Lecce giunge alla 14esima edizione. L’evento patrocinato dalla Regione Puglia è curato dall’ideatore e organizzatore Alberto La Monica e sostenuto da molti sponsor e istituzioni, tra gli altri il Parlamento europeo che assegna il premio Lux, assegnato al film Io sono Li di Andrea Segre, il Centro sperimentale di cinematografia e i fratelli Luca, Carlo e Silvia Verdone, i quali quattro anni fa furono beneficiari del premio dedicato al padre per l’opera prima o seconda di giovani cineasti.
Oltre alle retrospettive dedicate al regista finlandese Aki Kaurismaki e al regista di origine foggiana Fernando Di Leo in programma troviamo dieci lungometraggi di cui solo tre sono arrivati in finale: Cosimo e Nicole di Francesco Amato (opera seconda con Riccardo Scamarcio), Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi (opera seconda) e Come non detto di Ivan Silvestrini (opera prima).
Il ricco programma prevede una sezione dedicata al cinema israeliano, che negli ultimi anni ha prodotto opere di grande interesse. Un premio, in memoria di Emidio Greco, sarà assegnato ad un autore under 30 di cortometraggi, mentre per la sezione «i protagonisti del cinema italiano» sarà di scena Francesca Neri, di cui saranno proiettati tutti i film.
Verrà presentato il docu-film di Sergio Basso, dal titolo Diciannove e settantadue, ovvero i secondi impiegati da Pietro Mennea – atleta scomparso circa tre settimana fà – per stabilire il record del mondo nei duecento metri piani.
Il programma del Festival del Cinema Europeo di Lecce avrà anche delle anteprime nazionali: Il cuore in mano, i piedi sulla strada del regista tedesco Uli Muller che ci racconta con un insolito percorso la statale 16 Adriatica, da Padova a Lecce; e Il pasticciere noir girato in Puglia – ma ambientato tra la Croazia e la Slovenia – del giovane regista di Luigi Sardiello, con protagonista Antonio Catania.
Ma è l’intero festival, con un programma ricchissimo che potete scaricare quì http://festivaldelcinemaeuropeo.it/pdf-2013/programma-festival-del-cinema-europeo.pdf
a rendere grande l’ occasione per assistere ad un festival del cinema che – come dichiarato dal presidente del Centro sperimentale di cinematografia Marcello Foti – con i suoi quattordici anni entra di diritto nel gruppo dei grandi e dunque deve passare da una gestione di tipo familiare ad una imprenditoriale.