Il funambolico chitarrista heavy blues texano Lance Lopez in questo suo ottavo disco ribadisce l’intento completamente restaurativo della propria musica, che si rifà ad una gloriosa tradizione che da Jimi Hendrix – che Lopez omaggiò sulla copertina del suo secondo album del 2004, oltre che con tante cover – passa attraverso Lynyrd Skynyrd, Johnny Winter, Stevie Ray Vaughan e Black Crowes senza aggiungervi nulla di minimamente innovativo ma con passione sincera ed un forte manierismo ai limiti del calligrafico; roba molto godibile, che partendo da riff elettrici blues costruisce brani abbastanza prevedibili ma che non ci stanchiamo di riascoltare.
A sostenere la sua chitarra elettrica – ovviamente una gibson flying V ma non c’era alcun bisogno di precisarlo, mi rendo conto – ed una voce impeccabile che dà la scossa, una band validissima e cazzuta con tale Eric Scortia che fa la sua parte ritmica all’organo hammond, strumento necessario per un certo tipo di musica anni 70. Assoli impeccabili, ritmiche pompose – ‘Travelling Riverside Blues‘, bellissima, era cosa però già sentita nell’età del bronzo – produzione impeccabile tra l’altro affidata a Jim Gaines, già con l’indimenticato Stevie Ray Vaughan, e con Steve Miller Band, John Lee Hooker e Santana, tutto formalmente davvero al proprio posto e ben fatto, per un disco consigliabile però per carità solo agli appassionati. L’edizione limitata e quella digitale s’avvale di due bonus track intitolate ‘Can you Feel It?‘ e ‘Lowdown Ways‘.
Ovviamente uno come Lance Lopez avrebbe tutte le carte in regola, ad esempio dal punto di vista tecnico, per provare ad adeguarsi ai tempi, a sperimentare; non è certo mai criticabile a prescindere la scelta del revival tout court, che merita rispetto – visti anche i risultati spesso disastrosi che la modernità a tutti i costi può dare – e neanche è giusto immaginare che gente figa sulla cresta dell’onda come Blues Explosion o Black Keys siano poi chissà quanto moderni, però in effetti ci sembra importante sottolineare qui che un artista capace rischia alla lunga di squalificarsi da solo rifacendo sistematicamente le cose sentite sui dischi del 1973.
www.lancelopez.org
www.facebook.com/LanceLopezBand
autore: Fausto Turi