Due anni fa i New Order si sono avvalsi della collaborazione del visual artist Liam Gillick per uno spettacolo live, registrato in 5 notti diverse al Manchester International Festival, con 12 sintetizzatori provenienti dal Royal Northern College of Music e un’incredibile scia di effetti visivi. Lo show fece tappa, sempre nel 2017, anche a Torino all’OGR mentre Liam Gillick allestiva le sue opere al Moma di New York e al Tate Britain. A metà strada fra arte e live, fra commemorazione della carriera dei New Order e sperimentazione artistica, lo show di allora è finalmente diventato un disco live, per la Mute Records, nel quale ovviamente l’ascoltatore avrà la mancanza degli effetti visivi, ma potrà ascoltare tutta la carriera dei New Order rivisitata nelle versioni live destrutturate per l’occasione.
La super band di Bernard Summer, Stephen Morris, Gillian Gilbert, Phil Cunningham e Tom Chapman, orfana dal 2011 di Peter Hook (e orfana dal 1980 di Ian Curtis, quando erano ancora Joy Division) ha per l’occasione reso disponibili un doppio CD, un formato digitale e ben tre vinili con dentro alcune rarità mai o quasi mai eseguite dalla band, come Disorder, canzone dei Joy Division mai eseguita in 30 anni.
Il concerto tenutosi a Manchester era in sé una commemorazione: sul palco degli Old Granada Studios infatti i Joy Division avevano fatto il loro debutto televisivo durante il programma “So It Goes” di Tony Wilson del 1978. Ora, con il disco dall’impronunciabile suono ∑(No,12k,Lg,17Mif) New Order + Liam Gillick: So it goes.., rendono omaggio già nel titolo quella storica esibizione, rara e anche evocativamente drammatica (sempre quell’anno, dopo un’altra esibizione all’Hope and Anchor Pub di Londra, Ian Curtis ebbe la prima crisi epilettica da musicista, che nel tempo lo spinse poi al suicidio).
Anticipato dal video di Sub-Culture, il disco live mette in scena ciò che la stessa band ha definito nella propria pagina facebook una decostruzione, una ricostruzione e una ripensata dei pezzi più importati della loro carriera, compreso alcune canzoni dell’epoca dei postumi inediti dei Joy Division come Decades, In A Lonely Place, e la già citata Disorder, ma anche brani recenti come Plastic, tratta dall’ultimo album del 2015 Music Complete.
Al di là dell’apprezzamento o meno delle versioni decostruite di alcuni pezzi, tra cui le rivisitatissime e iconiche Who’s Joe e Heart & soul, il cofanetto contiene tali perle da affezionato che nessun fan può permettersi di perderlo. Una testimonianza storica preziosissima di trent’anni di carriera, di trent’anni di new wave di cui i New Order più di chiunque altro sono i fondatori di genere.
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autore: Francesco Postiglione