Belgi di Bruxelles i von Stroheim, pubblicnao il primo lavoro sulla lunga distanza, dopo un Ep. Formatisi nel 2013 hanno già cambiato un membro e si esprimono con un doom metal dalle ambientazioni cinematografiche. La voce di Dominique Van Cappellen-Waldock è molto carismatica e avvolgente al punto di evocare quella di Jarboe e di Chelsea Wolfe. Il loro sound non è derivativo ma un mix di sonorità che evocano Neurosis (con Jarboree), Black Sabbath e la PJ Harvey più depressa. Il lavoro parte con la triste “Moth” che parte soffusa ma poi cresce gradualmente e prosegue con “For a beautiful girl” che è un omaggio greve e in crescendo a film noir e alle femme fatale. “Pulp”, scritta inizialmente per un film sperimentale belga, è particolarmente intensa e avvolta su se stessa con tratti lirici, mentre con la contratta “Spit” il trio si affaccia al mondo del black metal. Con “Cigarette smoke” si va verso il metal classico e a “Wire” viene data una veste cantautorale, al contrario della vibrante e scandagliata “Red raw”. Il finale è tutto dedicato al regista attore omaggiato dal nome del gruppo, con la neurosisiana “Blood institute”. Un lavoro molto interessante!
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autore: Vittorio Lannutti