A distanza di tre anni, torna in pista il quartetto veneto de Il Crimine con il nuovo album “Criminal Caravan”: undici brani che si distaccano dallo stile del passato, proponendo ora un soufflé di sonorità briose che ammiccano ad un colorito indie-rock, guarnito di reggae, ska e spolverate di swing, senza dimenticare di omaggiare la terra natia con digressioni dialettali (‘Mi no capea lu’).
L’apertura dell’album è riservata all’insolita ‘La carovana’ che viaggia spedita su landa strumentale, un po’ come ‘Casa diroccata’, confermando una certa personale dinamicità tra trillati di chitarre e rullii scalpitanti. Con il trittico ‘Reitia’, ‘La marantega’ e ‘Il verme Louis’ si spostano su versanti filo-reggae, garantendo una bella tratta di solarità uditiva, con largo uso diriffs stoppati, mentrel’apripista ‘Matilde’ si lancia su binari ska creando un’ottima presa sull’orecchio, rievocando gli stilemi dei maestri Madness, con l’aggiunta che il pezzo gode anche di respiri esecutivi che non ne decretano mai la monotonia e, quando una band intuisce questo, non darà modo di far arricciare nasi.
Con quest’opera, Il Criminesi prefigeva di cucirsi una matrice stilisticapersonale, che esulasse da tessuti dozzinali e direi che l’obiettivo è raggiuntobenché, col genere che trattano, dovranno apportare fantasiose varianti per non scivolare nella buca dell’appagamento. Insomma, avrete capito che siamo di fronte ad un collettivo multi-stylecome conferma, altresì, la seguente ‘La ballata di Raynaud’ allestita con un monello swing, frizzante ed ironico che inala ilarità contagiosa e ci riporta in atmosfere da cafè-chantant…oh, oui Paris! Invece, ‘Buon compleanno’ è più sorniona e mansueta, però senza perdere mai la briosità di fondo che caratterizza l’humus del combo veneto.
Chiudono alla grande con il serrato rock’n’roll gitano di ‘La gatta’: ennesima ed efficace sfumatura caratteriale del loro sound che, tra incalzanti incursioni ska-reggae ed orlature di eruttivo indie-rock non ci han fatto stare fermi sulla sedia, grazie ad un sano (Gogol) bordello sonoro e passate diP(art)iturafreska.
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Autore: Max Casali