Sturm und Drang fu la voce del romanticismo tedesco, e di tempesta e impeto è stato il concerto dei Downtown Boys, nella loro unica tappa italiana al sud, che si è tenuto al First Floor Club di Pomigliano nell’ambito della rassegna curata Rockalvi Festival.
Il gruppo statunitense di Rhode Island, a suo modo, in un concentrato di un’ora quasi esatta di musica, ha infatti annullato i lumi della ragione per vomitare con il cuore e con le viscere tutti gli umori da baccanale di un’adolescente gioventù che (sebbene a volte sopita) alberga in ognuno di noi, negli stati e nelle età della nostra vita.
Il tutto declinato con un linguaggio musicale da punk “aggiornato”, scremato degli elementi puramente distruttivi e degenerativi e reso contemporaneo da una “compostezza” figlia di una generazione (purtroppo) priva di un unitario e globale movimento ideologico di base, ma forse più matura e consapevole, tanto da codificare un combat-punk in esatto equilibrio tra le distorsioni delle chitarre, il groove dei fiati e la violenza della sezione ritmica.
Anche i momenti di maggiore condivisione e interazione tra il pubblico e i musicisti, caratterizzati tra l’altro da un improvvisato e corale doppio augurio di buon compleanno per la cantate e per un componente dello staff del gruppo, e culminati in un finale orgiastico musicale con scambi di ruoli tra i musicisti e i presenti, si è comunque mostrato un momento di pura aggregazione.
Oltre la musica è, poi, andato il grido di denuncia della cantante Victoria Ruiz (nella foto sopra) che da voce è diventata portavoce di un messaggio politico-sociale vestito di guanti con lo slogan “aprite i porti” e di attenzioni verbali (sicuramente) punk rivolte al nostro attuale ministro degli interni.
D’altro “canto”, i Downtown Boys non hanno mai avuto difficoltà nel dichiararsi (con evidenza nelle liriche) apertamente contro l’egemonia capitalistica bianca e a sostegno di tutte le minoranze, linea di pensiero questa alla quale sono rimasti fedeli dal loro esordio sino all’approdo con “Provvidence” alla Sub Pop.
https://downtownboys.bandcamp.com/
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autore: Marco Sica
foto: Lucio Carbonelli