Il nuovo album dei The Telescopes si intitola “Exploding Head Syndrome” ed esce il prossimo 1 febbraio su Tapete Records/Bureau B.
Il gruppo, nato a Burton upon Trent nel 1987 (nell’East Staffordshire), emerge come innovatore in quello che poi è stato definito come melodic noise, diventando una fonte di ispirazione cruciale per una moltitudine sia di artisti che di ascoltatori. Retto principalmente dal leader e compositore Stephen Lawrie, il progetto vive di una line-up in costante cambiamento. Lo stesso Lawrie è anche la mente dietro a tutti i brani del nuovo disco – ad eccezione di ‘Until the End’, scritta in collaborazione con Chris Plavidal (Stumptone) e dedicata a Nevada Hill (Bludded Head), scomparso nel 2016.
Sempre dal mondo della scienza viene il nome dell’album: Exploding Head Syndrome è infatti il nome dato da John M. S. Pearce nel 1989 ad un fenomeno descritto da Robert Armstrong-Jones nel 1920 come “rottura improvvisa del cervello”, una condizione medica per cui una persona sente suoni non reali.
“Exploding Head Syndrome” è un improvviso ritorno alla coscienza, una carica sinaptica di dissonanza analogica resa satura da una complessa tendenza al minimalismo vibrante, profondo nella sua semplicità. E’ l’undicesimo album in studio dei The Telescopes, il terzo da quando sono entrati nel roster di Tapete. È composto da 8 brani inediti che formano una serie di spasmi acustici che allargano i parametri della composizione intuitiva fino al punto dell’illusione uditiva. Legata alle illusioni è anche l’immagine di copertina, in cui un lenzuolo bianco che ondeggia nella brezza viene attraversato in modo particolare da un raggio di luce, dando l’impressione di vedere un volto.
Tracklist:
01. All the Way Around (tout est dans le moment)
02. Everything Turns into You
03. You Were Never Here
04. Until the End
05. Don’t Place Your Happiness in the Hands of Another
06. I Know You’ve Got Something
07. Nothing Was Held
08. Why are We Doing This to Each Other?
fonte: com. stampa
photo credit Brittany Solberg