“Ropsten” è il primo full lenght dei veneti Eerie, quartetto formatosi nove anni fa, che ha alle spalle due Ep. Il gruppo si muove lungo le tracce sia del krautrock e del post rock, tuttavia il sound non risulta mai ‘passatista’, né derivativo, perché il modo in cui maneggia questi generi, insieme all’elettronica e a spruzzi di space rock e di psichedelia, è tale da risultare innovativo e molto evocativo. L’electro-rock di “Grandma’s” molto ritmato fa da contraltare al post rock molto riflessivo e dilatato di “Brian milkshake” e alle circolarità liquide della lunga suite di “180 mmHg”. Di tutt’altra pasta “Globophobia” nella quale il quartetto veneto trova il punto d’incontro tra post rock e postcore, mentre “Y.L.L.A.” ha un incedere da Jon Spencer Blues Explsion del periodo “Acme”. Un Ep che non ha nulla da invidiare a tante produzioni internazionali.
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autore: Vittorio Lannutti