Si intitola La Mano di Dio. Di quale divinità e di quale mano si tratti lo sapete no? E’ quella del monarca argentinapoletano del pallone, Maradona, che incornicia il suo ex voto preferito: il pugno alzato, da lazzarone implacabile, che durante i quarti di finale in Messico (’86) spedisce la sfera in goal e gli inglesi all’inferno (foto).
Marco Risi è partito da questa immagine miracolosa per ricavarci, com’è noto, il soggetto del suo ultimo film. Ma al contrario di Emir Kusturica, che ispirato da Diego ha puntato sul formato documentario (docufilm?), il regista di “Mery per Sempre” ha fatto rotta verso la fiction d’autore. Che però passerà, vivaddio, sul grande schermo. Biografia in celluloide su un personaggio ancora in vita: onore toccato a Cassius Clay/Mohammed Alì, George Best (scomparso però tre settimane fa) e pochi altri.
Tre protagonisti diversi per tre fasi anagrafiche. Marco Leonardi (l’attore di Nuovo Cinema Paradiso. Non Totò Cascio, l’altro) è il Maradona maturo, di tonfi e trionfi, volto bruno e latino. Gonzalo Alarcon interpreta la fase dell’infanzia (il fenomeno che palleggia con le arance nella bidonville di Baires, un must della letteratura visiva di fine Novecento) e Abele Ayala, l’adolescenza da campione del mondo juniores in Giappone.
Ha dichiarato il cineasta: “provo a mettere in scena perdizione e riscossa di un uomo incapace di fare del male, tranne a se stesso”. Alcune riserve ha però destato lo stesso ex numero dieci del Napoli e della nazionale Argentina, nel timore di reazioni negative da parte familiari al cospetto del film: il regista de “La Mano di Dio” – probabilmente Maradona lo sa – resta il fautore del verismo nero, crudo e senza reticenze del cinema italiano anni Novanta. Nel cast figura anche Pietro Taricone, una volta starletta del primo Grande Fratello e da un po’ di anni attore in progress, che recita la parte di un camorrista nella Napoli degli scudetti.
Coming soon o quasi: nelle sale il film potrebbe uscire nel maggio 2006 o slittare a settembre.
Costo? 9 milioni di euro.
Autore: S. Ch.