Avete mai pensato cosa sarà il jazz fra qualche decennio?
Esbyorn Svensson (pianista dell’omonimo trio), ha già scritto qualcosa al riguardo, i fortunati ascoltatori hanno già intuito il best seller.
Un successo, un fatto nuovo, in un’infinita suspense, che parte da lontano per arrivare appunto al futuro del jazz.
Dalla Svezia, questo formidabile trio sì auto proclama artefice di un nuovo movimento del suono, vicinissimo a certe ambientazioni proto europee (Einaudi, Satie) e legato ad un filone jazz di stile marcato e conciso (Jarrett in primis)
Una rivoluzione gentile ed eclettica avvenuta strada facendo e con l’assenso della critica mondiale specializzata.
Vi spiego.
“Seven days of falling” (l’ultimo lavoro che ha caratterizzato buona parte della performance della Salumeria), ha incontrato la sua massima nella track “In my garage”, perfetto connubio fra rivelazione jazz, perfezionismi melodici stile new age (ma c’è ancora la nuova età?) ed echi floydiani perfettamente plasmati dal geniale “contrabbassista” Dan Berglund e dal batterista Magnus Ostrom.
Ancora “Elevation of love” che sembra uscito dalla sala attrezzi degli “operai”addetti al mixaggio dei Sigur Ros.
“Mingle in the Mincing Machine” è un vecchio giradischi di Jarrett degli anni ’70 rispolverato con un prodotto chimico contenente acido lisergico…e ancora“Did They Ever tell Cousteau”, ragazzi avete mai sentito la drum’n jazz?Avete mai pensato che il sinth può far bene al jazz?Avete mai visto un contrabbasso delirare per il rock?
Tutto cio, (ed una piccolissima parte) è il frutto a mio avviso di una tenacia artistica e sonora veramente all’avanguardia, che solo oggi (la loro attività va avanti da più di dieci anni) trova la giusta sistemazione nel limbo degli artisti out della scena jazz mondiale, e il fatto stesso che questa rivoluzione arriva dalla lontana scandinavia la dice lunga sull’egocentricità della scena sonora jazz filo americana ed inglese.
Il pubblico, (c’è il pienone) applaude e riconosce l’estro dei tre folletti, ed alla fine c’è qualcuno che a casa ha fatto di questo trio la fonte pittorica della propria immaginazione con tanto d’autografo incluso e d’omaggi gratuiti.
Un cult.Da non perdere!!!!
Autore: Luigi La Delfa