Con un nome che fa riferimento ad un procedimento di costruzione per realizzare muri questo duo siciliano propone un sound possente e granitico, in altre parole un vero e proprio muro del suono. Le sonorità che generano non vengono costruite con le sovra-incisioni inventate da Phil Spector, così proprio per dare un sostrato più sostanzioso al sound. No, questo duo crea il suo muro del suono esclusivamente con i mezzi che ha a disposizione: chitarre, voce e batteria. In questo esordio di sette brani (in realtà sono sei più una ghost track) il sound affonda le proprie radici direttamente nel hard rock/metal degli anni ’70 sabbathiani, che hanno dato lo spunto allo stoner, per cui in “Uhu! Uhu!” si assapora tutto il sound hard metal/stoner con r’n’r tirati e acidi (“I can’t”), i blues, anch’essi sotto acido (“Feed me”) e momenti possenti macinasassi (“MaySun”, “Move on”). Un Ep di tutto rispetto!
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autore: Vittorio Lannutti