L’esplorazione delle infinite variabili del beat. L’incessante ricerca di suoni – ora taglienti e spigolosi, ora “ambientali” ed evocativi. La contaminazione – mai forzata o “artificiosa” – di spunti, colori, linguaggi sonori apparentemente distanti. Sono queste – in sintesi – le caratteristiche dell’ottimo album d’esordio dei toscani Ether (per la brillante etichetta napoletana Mousikelab: tanto di cappello, ancora una volta).
Contorsioni ritmiche di scuola Warp Records (Autechre e dintorni), parentesi di hip hop astratto, broken-beats, insospettabili campionamenti dai toni soul, drum’n’bass intergalattica (“trifase”), scampoli di melodia e spiragli ambient: il sound degli Ether è un’entità ibrida, gonfia di umori metropolitani e pulsioni sintetiche, ma anche di sfumature “oniriche” molto affascinanti. Bravi.
Autore: Daniele Lama