Arriva da Providence l’inusuale proposta del free-folk acustico del duo di improvvisatori Jeffrey Alexander e Miriam Goldberg, animato da sperimentali glitch pop percorsi da una caratteristica vena psichedelica. Dopo la buona impressione suscitata dall’album d’esordio 2003 “Last Visible Dog” ecco la seconda uscita come BF/BS. Qui la materia folk deviata dall’utilizzo di tecniche e materiali sonori non tradizionali risorge fin dalle prime note di “Orion” quando le strumentazioni classiche del genere, armonica, banjio e chitarre vengono trafitte e sfigurate dai loop sommati in postproduzione e precedentemente catturati in fields recording. “ Nylon 2” ( come se poi ve ne fosse una 1!) è un esercizio propedeutico di psichedelia seguito da “These Things”, l’episodio rilevante su tutto l’album, segnato dalla voce di Miriam percorsa da schegge impazzite fuoriuscite dal campionatore formulate in una melodia apparentemente rassicurante ma inquieta nella sostanza.
Le tracce successive “Kyy Plays Perpetual Change, I’m In Love.., Fish No Fish,” ed altre testimoniano l’attitudine all’improvvisazione rappresentata durante le esibizioni live, che si riconosce nella particolare spontaneità delle registrazioni e per le tecnologie applicate (onde radiofoniche, sampler ) manipolati ed ammansiti in corso d’opera senza soluzioni di continuità. Per finire c’è da segnalare nell’ultima traccia “ Jamestown” anch’essa mirabilmente orchestrata e percorsa dagli spettri inquieti della ricerca, la presenza nell’accompagnamnto alla chitarra di Christina Carter, membro stabile dei Charalambides, un gruppo particolarmente ispirato dalle nuove applicazioni sui suoni tradizionali, di cui tratteremo prossimamente su queste pagine
Autore: g.ancora