All’esordio su !K7, il trio canadese Cobblestone Jazz fonde elettronica e strumentazione analogica, calando l’electro-jazz di Herbie Hancock in clima club culture e trovando preziose fonti ispirazioni in casa Compost (il nome di Beanfield su tutti).
Tra techno-funk scomponibile (“Lime in Da Coconut”), soul-jazz in versione deep-house (Slap the back”), bleeps avvolti in echi di vocoder su tambureggiamenti di basso (“Peace offering”) ed handclaps sotto luci stroboscopiche (“W”), i Cobblestone Jazz riaggiornano il verbo acid-jazz all’anno 2007 con un suono ritmicamente incalzante, sempre coerente nella visione d’insieme, forse fin troppo ripetitivo sulla lunga distanza.
Più che affrontare l’intero cd 1 (10 tracce per 73 minuti), meglio allora rivolgersi all’esibizione live che occupa gran parte del cd 2: 41 minuti registrati a Madrid che presentano al meglio lo stile del combo enfatizzando la dimensione psichedelica del groove.
Autore: Guido Gambacorta