Ottava incarnazione per Robert Fripp e i King Crimson? Pare proprio di si!
Dal profilo Facebook del noto chitarrista inglese partono post chiari che vengono confermati da Sid Smith, noto biografo del nostro: «Ci siamo, ma serve almeno un anno per preparare un album, un nuovo lavoro».
A 67 anni il chitarrista sperimentale che meglio ha incarnato lo spirito free del rock ha deciso di rimettersi in gioco, dopo che con l’album “In the court of the Crimson King” (attenzione parliamo di una release del lontano 1969), ha generato il sound Psycho-Progressive.
Questa la band che vede ben tre batterie: Gavin Harrison, Bill Rieflin e Pat Mastelotto dietro alle pelli, Mel Collins ai fiati, Jakko Jakszyk alla voce e alla chitarra, Tony Levin al basso stick e, ovviamente, Robert Fripp alle chitarre.
«Tutti i musicisti -ha dichiarato Fripp- hanno espresso grande entusiasmo per il ritorno alla luce della band. Visto però il notevole impegno di tutti i membri, ci vorrà un anno prima che il gruppo sia in grado di tornare in scena con un nuovo lavoro».
Fripp inoltre lascia intendere che prima di settembre prossimo non sarà possibile ascoltare nulla di nuovo, che almeno un anno sarà essenziale per lavorare con tutti e tutti dovranno liberarsi dagli impegni presi precedentemente.
Per quanto riguarda possibili date live è sempre Fripp a chiarire: «Primo live in Nord o Sud America, in ogni caso le prove si svolgeranno in Inghilterra e da agosto anche un periodo negli Stati Uniti. C’è anche l’idea di includere nelle date del nostro tour il Regno Unito, ma è ancora presto per pianificare. Dipende da una serie di circostanze».