Per Adrian Crowly è in uscita il 5 novembre il quinto album, dal titolo “Season of The Sparks” per la benemerita Chemikal Underground distribuita in Italia da Audioglobe. “Season of The Sparks” è come un magnifico libro di racconti in cui ogni storia sembra magicamente legata a tutto il resto. Forse è l’impressionante senso di incandescenza che unisce tutte le particolari storie/canzoni.
Spostatosi dall’immaginario marino del precedente lavoro, quel “Long Distance Summer” nominato per il Choice Music Prize, l’ultima fatica focalizza la sua attenzione sul dettaglio pastorale; uccelli e api, vigneti e cavalli da sogno. L’album in qualche modo rimanda al Bill Callahan più solare, o ad uno dei più indimenticabili passaggi dell’autore irlandese John McGahern, maestro nel narrare la vita rurale.
L’album è una misteriosa cacofonia composta da strumenti fosforescenti quali mellotron, harmonium, Rhodes e shruti box, e naturalmente le corde del violoncello di Kevin Murphy, l’ipnotica viola barocca di Marja Gaynor ed una serie di arrangiamenti assolutamente sorprendenti preparati dal duo londinese Geese.
Autore: red.
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